Lucho entusiasta: "Grande Roma. Ora la continuità"

06/02/2012 10:54

FACCIA NUOVA -E’ difficile spiegare un attacco alla partita così differente tra un giorno e un altro, tra la flaccida performance infrasettimanale e la fantastica risposta contro l’Inter. «Anche a Cagliari avevamo condotto le operazioni sbagliando troppo - chiarisce Luis Enrique - ma stavolta siamo stati più attenti a tutte le fasi del gioco. L’atteggiamento dell’Inter non c’entra. Il merito è nostro, siamo stati superiori dal primo all’ultimo minuto. Siamo stati bravi a soffrire, a sacrificarci. Avevamo più cattiveria del solito. Non so se sia stata la mia Roma migliore ma è stata una Roma importante. E’ davvero un bel giorno per noi, che ci rimette in corsa» . La classifica continua ad aspettare Luis Enrique, l’unico vincitore tra i primi sette allenatori del campionato: «Per risalire la classifica dobbiamo trovare continuità. Non l’abbiamo ancora trovata e mi piacerebbe sapere perché. Il campionato è complicato e noi non siamo regolari: facciamo belle partite contro avversari forti e poi perdiamo contro avversari inferiori. Non serve a niente giocare grandi partite se non siamo capaci di ripeterci».(...)

UMORE -Questo 4-0 è stato un toccasana per Luis Enrique, che ha ritrovato serenità: «E’ il vantaggio di giocare ogni tre giorni. C’è subito un’occasione per reagire. Ero deluso a Cagliari, adesso sono ottimista perché ho notato che siamo tutti uniti per migliorare. Quello che mi sforzo di insegnare ai giocatori è che i dettagli fanno la differenza: oggi è tornato , ma la difesa non ha dovuto impegnarsi molto perché gli attaccanti pressavano alto e non lasciavano spazio all’Inter. E’ così che si difende» .

COCCOLE -Si sente di ringraziare due gruppi di persone: «I tifosi, che sono venuti in tanti nonostante il gelo. E chi ha lavorato in queste ore per permetterci di giocare su questo campo» . E in una domenica di festa a tutti livelli, sotto gli occhi del nuovo acquisto Marquinho che ammirava la squadra in tribuna, la Roma ha scoperto che è già un attaccante di livello e che Bojan ha recuperato il sorriso: «Non ero preoccupato per Bojan, che ha sempre avuto l’atteggiamento giusto. Sapevo che sarebbe tornato a segnare. Non ho mai perso fiducia né in lui né negli altri, come Fabio. A volte serve pazienza per aspettare questi giovani calciatori, che hanno qualità diverse dalla media ma non devono perdere la voglia di imparare» . La chiusura è per Ranieri, che ha paragonato la Roma al . Luis Enrique ripete un concetto che gli sta a cuore: «Noi non siamo un piccolo . Siamo lontanissimi dal . Siamo la Roma e abbiamo le nostre caratteristiche e la nostra forza. Comunque ringrazio Ranieri dei complimenti. E’ un piacere ascoltare gli elogi di un allenatore esperto, che conosce molto bene la piazza di Roma»