Luis, il lavoro come medicina

16/02/2012 08:57



L’allenatore ha, come al solito, diretto l’allenamento interrompendo spesso gli esercizi e parlando con i giocatori, in particolare Simon Kjaer. Il danese col Parma non ci sarà perché squalificato, ma la volontà che c’è a Trigoria è quella di recuperarlo completamente. Non dal punto di vista tecnico o fisico (c’è anche chi dice che, in senso assoluto, sia lui il centrale preferito dal tecnico) quanto piuttosto da quello mentale: Kjaer è deluso, è convinto di stare attraversando un periodo particolarmente sfortunato ed è dispiaciuto per aver messo in difficoltà i compagni. Al tempo stesso sente che la sua permanenza a Roma è sempre più in bilico: per riscattarlo serviranno sette milioni, da aggiungersi ai tre già versati, e al momento a Trigoria non possono spendere dieci milioni totali per un difensore sì giovane ma che non fornisce in alcun modo garanzie. Oltre agli errori, alcuni magari puniti troppo severamente, non piace l’eccessivo nervosismo del giocatore, che lo ha portato fin qui a 4 ammonizionI e un’espulsione. In questi ultimi tre mesi Kjaer dovrà convincere la Roma a puntare almeno su di lui, tornando ad essere quel difensore ammirato nel primo anno in Italia. Ieri intanto la società lo ha invitato, dopo le parole dette in seguito a Siena-Roma, ad un uso più moderato dei social network, in particolare per quanto riguarda le decisioni arbitrali, che la Roma ha deciso di non commentare mai. Lui ha capito, compreso, e ha assicurato che presterà maggiore attenzione a questo aspetto. Il suo agente, Mikkel Beck, invita però ad avere ancora fiducia in lui: «Credo e spero che la Roma e Simon possano avere un futuro insieme, lui è entusiasta della sua avventura romana e la sua volontà è quella di restare qui, indossando la maglia giallorossa. Nessuno l’ha contattato in questi mesi ma la cosa non ci interesserebbe, Simon ha troppo rispetto per il suo club per poter ascoltare altre offerte»