Marquinho: "Io sono pronto"

26/02/2012 10:29

 
ATTESA - Da solo, appoggiato a una colonna dell’aroporto di Fiumicino, c’è Marquinho. Il brasiliano sta bruciando le tappe nel processo di ambientamento, tanto che in molti ne prevedono l’utilizzo anche a Bergamo, dopo i dieci minuti con tanto di gol sfiorato contro il Parma. Il brasiliano ha tutto, oltre che le caratteristiche tecniche, per far parte del gruppo. Per esempio un sorriso candido e coinvolgente. «Sto bene, grazie, benissimo, sono contento di essere della Roma» risponde in un mix di italiano e brasiliano. Da lui si cercano conferme. Giochi?. «Non lo so, solo il mister lo sa, è lui che decide e fino all’ultimo non ce lo dice» . E bravo Marquinho, che ha  imparato in fretta una delle prime regole. La sensazione è che Luis Enrique possa decidere ancora di mandarlo in campo a gara in corso. Ieri il tecnico ha detto che «Marquinho è cresciuto tanto dal punto di vista atletico» .

 

INCROCI - La squadra avanza verso il gate B3. Il più richiesto di tutti è , preso d’assalto da telefonini in versione macchina fotografica o videocamera. Ma anche dai più classici foglietto e penna per l’autografo che ormai, nell’era del digitale, ha un sapore antico. Di passaggio nella stessa zona dell’aeroporto c’è il Lecce. E allora ecco spuntare Julio Sergio che saluta i brasiliani Taddei e Juan, poi Tancredi e gli altri. Il tecnico dei pugliesi Serse Cosmi si ferma a parlare con e . L’amministratore delegato della Roma Claudio , ex di turno, scherza: «Mi stavo sbagliando e stavo andando con il Lecce...» . In aereo spazio a cuffie e dispositivi di varia natura, tra musica, giochi e foto. Lamela dà fastidio un po’ a tutti quelli che ha intorno e trova degne spalle in e . Gli spagnoli Josè Angel e Bojan fanno coppia fissa. Poi, dopo l’arrivo, una camminata spalla a spalla che sa di rinnovo tra e Heinze. (...)