Roma, lezione all’Inter

06/02/2012 10:38

 

IL CALCIO GENEROSO - Non succede spesso che il "calcio generoso" vinca la sfida, spesso prevale l'altro, quello che lucra, solo che la Roma questa volta non ha lasciato nemmeno una palla gol agli interisti ed ha trovato davanti guizzi letali con quella furia di , uno che ha scariche di adrenalina oltre la norma e vede la porta come pochi. Se dunque dopo Cagliari la Roma era tornata indietro di mesi, sino ad alimentare le solite litanie su Luis Enrique e il suo calcio troppo spregiudicato, dopo questa lezione a Ranieri si potrebbe pensare che la squadra non abbia limiti. Non è così invece e giustamente la gente si chieda quale sia quella vera Roma. In realtà la Roma non è ancora affidabile, le manca continuità, molti dei suoi giovani, talentuosi, sono inevitabilmente lunatici. Inoltre gli equilibri difensivi sono ancora precari, anche se si è visto come cambino quando c'è . Sapere che ha firmato il rinnovo, non solo sarà una gioia per i romanisti, ma un gran sollievo per Luis Enrique, perchè con Capitan futuro davanti alla difesa, gli sbandamenti sono più rari e meno eclatanti.

SUBITO JUAN - Con l'Inter non c'è stata partita, nel senso che la Roma ha sbagliato molto poco e l'Inter, al contrario, è stata pallida, molle e irritante. La Roma è partita subito bene, facilitata dall'atteggiamento dell'Inter. Ha segnato con Juan su corner dopo 13 minuti, ma quel corner era nato da un'azione bellissima: assist geniale di per Lamela, mezzo miracolo di Julio Cesar, ancora affondo di e altro salvataggio affannoso. ha pennellato il corner per Juan che, tra Cambiasso e , ha piazzato uno stacco perfetto. (...)
 


Dopo aver sfiorato il gol in avvio su assist di Gago, il ragazzino lo ha trovato prima dell'intervallo, su suggerimento al volo e molto intelligente di :
è partito sul filo del fuorigico, ha messo a sedere Samuel con una sterzata a rientrare, e con il ha infilato Julio Cesar. Per l'Inter è stato il colpo finale. Ranieri nella ripresa ha tolto un Pazzini spento, per rinforzare il centrocampo con Poli. Certo, se stai perdendo, è quantomeno bizzarro rinunciare alla seconda punta. Per giunta la Roma ha continuato a dominare la scena con un palleggio continuo, asfissiante, che l'Inter ha subito con rassegnazione. (...). Nel finale gloria anche per Bojan e debutto per Piscitella, un primavera. Proprio questi ha imbeccato Bojan al limite dell'area: un paio di finte per addomesticare il pallone e mezza girata di nell'angolo opposto. Cosa vuoi di più? La firma di . E' arrivata anche quella.