Roma, progetto Sabatini
11/02/2012 11:25
Qui Sabatini ha tutto: la famiglia, un progetto stimolante, una proprietà disponibile e un ottimo rapporto con una squadra che sente sempre più sua. La risposta, insomma, non sembra in dubbio, semmai il ds potrebbe chiedere di legarsi solo un altro anno alla società (...). Agli
americani basta un «sì». Non possono permettersi di perdere proprio adesso l'architetto del mercato.
Senza altri giovani non c'è progetto e chi meglio di lui, impegnato 20 ore davanti al televisore per seguire partite di tutto il mondo, può scovare nuovi Lamela? C'è
fiducia totale e riconoscenza: a Boston non hanno dimenticato che Sabatini fu il primo a mettere piedi e faccia a Trigoria. Un anno fa, di questi tempi, stava già cercando giocatori per la Roma, a maggio è sbarcato tra le macerie di una società allo sbando, una squadra da rifondare e un allenatore venuto da Marte che aveva bisogno di sostegno.
Il bilancio provvisorio della rivoluzione è positivo: aspettando la riscossa di Bojan, Josè Angel e Kjaer, senza contare l'acerbo Nego, si può dire che gli altri acquisti abbiano risposto alle aspettative. Lamela e Pjanic sono i fiori all'occhiello, Stekelenburg una certezza ritrovata tra i pali, Osvaldo la scommessa vinta, Gago una piacevole sorpresa, Heinze l'usato garantito e un nuovo leader dello spogliatoio, Marquinho l'uomo da scoprire. Manca ancora un bel pezzo di strada per affiancare le corazzate da scudetto e Sabatini è pronto a rimettersi in viaggio verso il Sudamerica e l'Est Europa. Due terzini, un centrale difensivo e un centrocampista, forse un attaccante: la lista della spesa è quasi fatta. Baldini e Fenucci stanno preparando il piano di investimenti da sottoporre all'ok degli americani (...)