Roma, sei mesi di rimpianti

15/02/2012 08:50

RIMPIANTI - Venerdì 25 novembre la Roma andò a giocare sul campo dell’Udinese: scontro diretto, perché in caso di vittoria i giallorossi si sarebbero ritrovati a soli due punti dalla terza posizione, occupata allora dalla Lazio (e di mezzo ci sarebbe stata solo l’Udinese a 21). Niente da fare: la Roma dal Friuli tornò con un ko che creò scompiglio e degenerò nella lite tra Osvaldo e Lamela. Poi una storia più recente, con il pareggio ottenuto dal all’Olimpico il 29 gennaio scorso. Anche in questa occasione, i due punti in più che sarebbero arrivati con la vittoria, avrebbero lanciato la squadra di Luis a quota 33, a ridosso delle altre pretendenti all’Europa che conta. E ancora mancano i punti di Cagliari (...). L’ultimo rimpianto è proprio quello di lunedì sera, quando un solo punto a Siena avrebbe permesso ai giallorossi di affiancarsi all’Inter.

 
DOPPIO - Le occasioni mancate salgono a 5 con il doppio impegno di Catania. La prima volta, a metà gennaio, la partita fu interrotta (sul risultato di 1-1) per pioggia: la Roma aveva giocato peggio del Catania, pur sapendo che una vittoria sarebbe stata decisiva. Poteva esserlo anche nella mezz’ora recuperata una settimana fa, quando la Roma avrebbe potuto superare l’Inter dell’ex Ranieri: ancora nulla di fatto, la partita del Massimino si è chiusa sul pareggio. Che poi, sempre in tema di rimpianti, basta andare a leggere i dati della sfida di Siena. La Roma ha avuto il 70% del possesso-palla, con quasi 17 minuti di supremazia territoriale (possesso nella metà campo avversaria) contro i quasi 4 della squadra di Sannino. Ancora: Heinze e Viviani hanno recuperato il maggior numero di palloni e il centrocampista ha messo a segno più passaggi di chiunque altro in campo. Tutti numeri che, appunto, aumentano i rimpianti. E, oggi, rendono la corsa della Roma in salita.