Roma. Tutto da rifare

14/02/2012 08:49

Quando Giorgi poco prima della mezz’ora lo mette a sedere con un dribbling a centrocampo il segnale è chiaro: non ci siamo. E forse proprio per quei buchi che si creano lì in mezzo, la Roma rischia molto contro le veloci ripartenze della squadra di Sannino che, sapientemente, sta lì dietro aspettando di poter colpire in contropiede. A questo va aggiunto qualche errore di superficialità di Juan in versione «pantofolata» (Luis Enrique lo cambierà nella ripresa con Kjaer) e la mancanza totale dei due terzini Rosi e José Angel che non solo non spingono, ma ancor meno coprono dimostrando di nuovo qual è il vero nodo da sciogliere di questa squadra. Ma anche nella metà campo avversaria la Roma manovra molto e conclude poco, sbagliando anche gli appoggi più semplici. Sterile il possesso palla che negli ultimi metri si infrange regolarmente sul muro umano alzato dai toscani lì dietro e le sole accelerazioni di Lamela non bastano: male , ancor peggio Bojan quando nel finale Luis Enrique mette dentro tutto l’offensivo che ha (compreso Kjaer centravanti). Così a fallire il gol e un paio di volte anche in maniera clamorosa, sono proprio i padroni di casa che corrono tanto, ci mettono gli attributi e non si scompongono davanti alla maggior qualità della Roma. Così, della serie facciamoci del male, la svolta della gara arriva ancora una volta dalla sponda giallorossa. Un problema all’anca costringe Luis Enrique a metter dentro Kjaer per Juan e al primo intervento il danese ci mette la firma commettendo un fallo da rigore su : penalty generoso è vero, ma l’ingenuità di Kjaer ha ricordato l’episodio del derby . Complimenti, secondo rigore procurato e seconda partita persa dalla Roma: vale -sei punti... meglio Juan con una gamba sola. A conti fatti questa Roma, confusa, disordinata e senza personalità, si ritrova con la classifica che si merita: così non si va da nessuna parte, figuriamoci in Europa.