27/02/2012 09:11
Carattere e compattezza deficitari in assenza di capitan futuro? Orfani del proprio leader di centrocampo, i giallorossi sono apparsi titubanti, imprecisi, frastornati nellorganizzazione della linea difensiva, disorganizzati nelle idee sul come fronteggiare le ripartenze neroazzurre, idecisi sul dove e come attaccare il dispositivo predisposto da Colantuono. Da incubo linizio della ripresa con episodi non sempre chiari ma di certo sfavorevoli alla possibile rimonta giallorossa, ben presto annichilita con levolversi del risultato parziale.
Difficile trovare motivazioni che non siano legate a nervosismo e instabilità emotiva per una Roma fragile ed indisciplinata, toccata nel vivo, forse, da decisioni tecniche del proprio allenatore probabilmente non condivise e non metabolizzate, in una strana ma precisa coincidenza con la trasferta fiorentina, dove lallora esclusione di Osvaldo, creò un casus belli così eclatante, che se realmente ripetuto oggi dimostra come ogni forma di integralismo e di idealismo assoluto non sorretto da realismo e capacità di dialogo, risulti deleterio e controproducente, minando autostima e senso di appartenenza. Altre considerazioni pur di carattere tecnico risultano superflue se a dominare la scena non ci sono argomenti strettamente legati al gioco del pallone, ma ad una gestione delle risorse e alle disponibilità che chi gestisce una squadra di calcio ha lobbligo di rispettare e semmai integrare con le proprie convinzioni.