06/02/2012 11:07
Finisce 3-0, inizia la risalita in classifica. Mercoledì 25 minuti a Catania, lunedì si va a Siena, domenica prossima allOlimpico arriva il Parma: no alle tabelle, sì a un filotto di vittorie perché fermarsi adesso, sul più bello, sarebbe un delitto. Prima occasione al 4 con Gago che passa morbido a Borini scavalcando la difesa dellInter: destro di controbalzo dellattaccante fuori di un niente. Parte benissimo la Roma, come detto, che schiaccia lInter nella propria metà campo: magia di Totti per Lamela che calcia ma Julio Cesar respinge, sul pallone si avventa Pjanic ma il portiere brasiliano ci mette ancora le mani. Angolo sotto la Sud: batte Totti, Juan stacca benissimo, anticipa Maicon e fa 1-0. Per il brasiliano è il terzo gol stagionale, secondo di fila dopo quello di Cagliari. LInter si fa vedere per la prima volta al quarto dora: Milito si libera bene di Gago e De Rossi, entra in area ma Stekelenburg è bravo a farsi trovare pronto sul suo destro. La partita la fa la Roma: pressing a tutto campo, a partire da Julio Cesar costretto un paio di volte allerrore, difesa alta e tanta corsa. Occasione vere e proprie però ce ne sono poche, anche se se la squadra giallorossa domina. Alla mezzora ci prova Lamela con quello che non è proprio il pezzo forte del suo repertorio, il colpo di testa su cross di José Angel ben servito da Heinze, ma il pallone termina alto sopra la traversa. Dieci minuti e la Roma strameritatamente raddoppia: assist volante di De Rossi, Pjanic prende palla e serve Borini che stoppa il pallone, mette a sedere Samuel, uno che da queste parti qualcosa ha vinto, e batte di destro Julio Cesar. (...)
La Roma va al riposo tra gli applausi e torna in campo con gli stessi 11. Ranieri invece cambia e si copre ancora: fuori Samuel per Cordoba ma, soprattutto, fuori Pazzini per Poli. Non cambia, invece, la Roma. Due minuti e tre a zero, ancora con Borini. Juan lancia lungo, lattaccante scatta in posizione assolutamente regolare, dopo Samuel si beve con tanti saluti anche Lucio e batte, ancora una volta, Julio Cesar. La partita della Roma è praticamente perfetta e allOlimpico nessuno ha voglia di accontentarsi: la Curva Sud che canta E Forza Roma facci un gol e soprattutto Luis Enrique che su un pallone perso da Gago sulla trequarti si imbestialisce. E infatti è costantemente in piedi davanti alla panchina. A venti minuti dal termine cambia anche la Roma: fuori il diffidato Gago e dentro Simplicio. Standing ovation per lui e, soprattutto, primo coro personalizzato. Fuori anche Lamela e dentro Bojan. Azioni rilevanti non ce ne sono, la Roma controlla agevolmente e si diverte. Per questo Luis Enrique a dieci minuti dalla fine regala la standind ovation a uno straordinario Borini coro anche per lui e regala anche lesordio al diciottenne Piscitella. A testimonianza della giornata da ricordare la Sud canta: E Piscitella facci un gol. Il poker arriva e il quarto fol lo fa Bojan, straordinario a liberarsi di tre avversari e a chiudere i conti con un destro straordinario. Lo meritava lui. Ma soprattutto se la meritava la Roma una domenica così.