Una Roma fuori di testa. Luis punisce De Rossi e l'Atalanta festeggia

27/02/2012 09:57

Baldini e hanno esplicitato l’esclusione di col famoso ritardo alla riunione – «È arrivato tardi, dispiace, ma le regole di Luis valgono per tutti, noi appoggiamo l’allenatore, anche se la squadra può risentirne» - forse non comprendendo fino in fondo però tanto assolutismo. Luis Enrique ha invece parlato prima di «scelta tecnica, di un Daniele non pronto» e di «non rivelare mai ciò che avviene nello spogliatoio ». Ma poi ha tradito rabbia per l’accaduto e la dura sconfitta con un «lo rifarei, state sicuri che se accadrà ancora lo rifarò sempre». E ancora: «Io le cose le dico in faccia, quando ho scelto questa formazione non volevo quello che è successo, ma mi comporterei nella stessa maniera. Non è piacevole fare certe scelte e la squadra viste le espulsioni deve imparare a gestirsi in campo. Io sono così altrimenti che venga un altro. Io per questa partita ero pronto alle 7 del mattino...». Raramente si era visto un Luis così alterato. Dalle sue stesse parole si evince che la squadra sia rimasta sconvolta. Heinze e Perrotta avevano cercato di far recedere l’allenatore dalla decisione, si è turbato, i toni bollenti.

Infatti la Roma è entrata sia nel primo che nel secondo tempo (dopo un intervallo particolarmente lungo) completamente groggy: in appena 20’ l’Atalanta l’ha mandata al tappeto con un uno-due (Marilungo e Denis) approfittando di una difesa ridicola, poi dopo aver timidamente riaperto il risultato con , Denis l’ha spedita a terra completando la sua tripletta. Davanti a una buona squadra italiana la Roma ha di nuovo perso bussola del gioco e autocontrollo. Siamo ormai a 7 espulsioni in campionato, inaccettabile per chi si ispira a lealtà, correttezza e sportività. Rosi è stato salvato dal rosso, quando, subìto un fallo da Moralez (ammonito) e non visto dall’arbitro Damato, ha rifilato all’avversario un calcione da terra. E lo stesso a inizio ripresa quando Osvaldo ha colpito con un calcio Cigarini: ma stavolta per conto dell’arbitro ha visto il quarto uomo, l’espulsione implacabile. E a pochi minuti dalla fine Cassetti, ha insultato il guardalinee, per un altro rosso diretto. La bella Atalanta di Colantuono ha rispedito verso il derby di domenica (Cassetti, Gago e Osvaldo squalificati) un’armata a pezzi, all’undicesimo ko stagionale. E con ferite nell’animo anche più dolorose dei troppi gol presi.