13/03/2012 09:36
Totti non viene escluso per scelta tecnica dalla famigerata gara dandata dei preliminari di Europa League con lo Slovan Bratislava. Era il 18 agosto e Luis Enrique gli preferì Caprari. «Per me tutti i giocatori sono uguali, io guardo il loro rendimento in allenamento», dichiarò Lucho, sepolto dalle critiche dopo la sconfitta (0-1). Da quel giorno Totti si è accomodato in panchina (entrando nel finale) solo nella gara interna col Lecce: fu il suo rientro dopo linfortunio alla coscia destra che lo tenne fuori un mese e mezzo.
Senza il capitano la Roma ha racimolato appena 6 punti in 8 partite, ma i numeri di questa stagione non sono tutti positivi. Il numero 10 finora ha messo a segno solo 4 reti in 23 partite (lultima il 21 gennaio contro il Cesena). Quasi nulla per uno che nelle ultime 4 stagioni ha viaggiato a una media di 15 gol a campionato. Un calo prevedibile se si considera che Totti gioca ormai a 25-30 metri dalla porta e se si guarda alla carta didentità che, a settembre, segnerà 36 primavere. Totti part-time stile Del Piero? A Trigoria non ci pensano nemmeno, ma gli impegni ravvicinati con Genoa e Milan (la partita coi rossoneri rischia di essere anticipata a venerdì) potrebbe consigliare a Luis Enrique di concedere un turno di riposo al capitano, spostando nella posizione di Totti proprio Lamela. Largentino, tra laltro, dopo Palermo ha dichiarato di preferire il ruolo di trequartista a quello di punta esterna. Qui ci giocherà bomber Borini, candidato al premio «Giuseppe Prisco» come giocatore più corretto del campionato insieme a Nocerino e Maggio.