Il jolly Marquinho. Ora il signor nessuno ha conquistato Lucho

14/03/2012 08:32

A caccia di riscatto Quando la Roma lo ha preso era un signor nessuno di 25 anni compiuti e il treno che lo ha portato in Italia aveva tutta l’aria di essere l’ultimo. Con un biglietto di ritorno pronto, data già scritta, 30 giugno 2012. Per stracciarlo, trasformando il prestito con diritto di riscatto in acquisizione a titolo definitivo, servono 4,5 milioni di euro, in due rate semestrali. Non propriamente spicci, tenendo conto che il 23 gennaio la metà di è stata valutata 2,3 milioni (la seconda, di questa passo, costerà come la Gioconda, ma questa è un’altra storia). Potevano diventare 5 i milioni da versare al Fluminense, c’era una clausola di 500.000 euro, solamente in caso di riscatto: scatterebbe dopo 12 presenze in gare ufficiali, ma di almeno 45’. Per ora ne ha una, 90’ in Atalanta-Roma, mancano 11 giornate, dovrebbe farle tutte. Difficile.

Dipende dalla squadra La Roma lo ha preso per la mediana, il Leandro Greco brasiliano si è descritto come un jolly, che sulla fascia sa fare un po’ tutto. Col centrocampista di San Basilio condivide molto, dal piede (mancino) al ruolo dichiarato (interno sinistro a tre, anche se sembra trovarsi meglio sulla linea laterale), dal mese di nascita (luglio 1986) alla stima di Luis Enrique, mischiata alla diffidenza della tifoseria. E pensare che prima che venisse formalizzato l’acquisto il tecnico lo distrusse con diplomazia («Marquinho può rinforzare una squadra? Dipende dalla squadra... »), ma ora comincia ad apprezzarlo. La trattativa è stata chiusa con tutta calma, la prima convocazione è arrivata venti giorni dopo, il 19 febbraio, ma da quel giorno ha sempre giocato almeno uno spezzone, esordio col Parma al posto di , che infortunandosi gli lascerà altro spazio.

Precedenti A gennaio la Roma ha una lunga tradizione di meteore in prestito con diritto di riscatto, da Tavano a Wilhelmsson, passando per Diamoutene: convinse e rimase, nove anni dopo sarebbe ora che ci riuscisse qualcun altro