La 'vera America' della Roma

23/03/2012 18:34

L’America è una Roma- mai avara di emozioni. Degna prosecuzione della finalissima che un mese fa aveva consegnato la Viareggio Cup ai bianconeri. L’America è pensare che domenica prossima la Primavera dell’Inter possa conquistare la Next Generation Series, la dei giovani. Avversario terribile, l’Ajax. Però ci si può provare. L’America è tentare finalmente di coniugare al futuro il nostro calcio. Senza troppi calcoli, senza troppe pressioni, senza troppe pretese. Si dice spesso che curiamo poco e male il settore giovanile. È solo una parte di verità. Bisogna migliorare la qualità della formazione, e di conseguenza, quella della selezione. Ma i giovani di talento non ci mancano, come hanno dimostrato Roma e . Semmai è la miopia di certe strategie (sia a livello federale che di club) a ritardarne l’esplosione. È l’arroganza e l’ignoranza di certi presidenti, che comprano vagonate di pipponi stranieri e cambiano tre o quattro allenatori in prima squadra per arrivare decimi anziché dodicesimi, a svilire e trascurare l’investimento del vivaio.

L’America è toccare con mano il prodotto degli sforzi di Roma e . Lasciamo perdere e Del Piero. Lasciamoli lassù, sul piedistallo. E parliamo di , Aquilani, Pepe, Bovo, Amelia, Cerci, Nocerino, Criscito, Marchisio, Giovinco, De Ceglie, Immobile. Ancora convinti che sia verde solo l’erba della Cantera del ? O che per parlare di calcio ci si debba sempre rifugiare nella retorica della “vecchia bandiera” (vedi lucida analisi del bravo Olivari su Inzaghi)? 

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