12/03/2012 09:17
A conti fatti Pisca come viene soprannominato in Romania (traduzione: il gatto) è certamente un portafortuna. Il suo ruolino di marcia in stagione è quantomeno da Champions: 546 minuti giocati con 3 vittorie (Parma, Atalanta e Palermo), 2 pareggi (Inter e Siena) e una sconfitta (nel derby di ritorno contro la Lazio). Sabato al Barbera è stato insieme con Borini e Lamela il migliore in campo. Nel primo tempo si è mostrato immediatamente reattivo su un sinistro di Balzaretti, su un tiro-cross di Miccoli e su una conclusione dal limite di Mantovani. Ma è nella ripresa che è risultato decisivo: dopo aver perso un pallone in uscita, si è opposto da campione a Miccoli, salvando un gol già fatto. Non contento, nel finale ha effettuato la parata da tre punti sulla girata di Munoz.
Del resto Lobont è fatto così: non ruba certo locchio per lo stile ma in quanto a sostanza, difficilmente delude. Grazie a lui, la Roma dopo 80 giorni è tornata a non subire reti in trasferta: lultima volta (non considerando i 25 minuti di Catania) era accaduto a Bologna, il 21 dicembre scorso.
Chi lo conosce bene a Trigoria lo dipinge come «un ragazzo fantastico, grande lavoratore, una persona che pur non giocando spesso fa gruppo. E poi, come portiere, dà sicurezza: legge le situazioni, è bravo con i piedi. Averne di calciatori così». La Roma ce lha e se lo tiene ben stretto. Ora tornerà in panchina - «Il mio compito lho fatto, ora spazio a Stekelenburg» - per farsi trovare pronto quando verrà chiamato nuovamente in campo.