LA SITUAZIONE - La proprietà americana e i manager scelti avevano previsto un anno difficile, altalenante, sofferto. Non pretendevano di impadronirsi subito del calcio italiano. Ma solo dieci giorni fa, incitati dai media e dai tifosi, parlavano di Champions League. Ora sono quindi molto delusi per il rendimento globale della squadra: sul derby hanno poco da dire, perché lespulsione di Stekelenburg ha orientato la partita a favore della Lazio. (...) Dodici sconfitte tra campionato e coppa, errori banali che si ripetono, otto espulsioni che sono un record in serie A, soli sette punti nel girone di ritorno, un calo tangibile tra i primi e i secondi tempi.
INQUIETUDINE - Per il momento però non è in discussione il futuro di Luis Enrique. Baldini continua a sostenerlo e lo stesso allenatore ieri, nonostante il dispiacere per la sconfitta, ha ripetuto di essere molto determinato a continuare il suo percorso.
«Sono sicuro delle mie idee, credo nella Roma, non mollo» è il suo pensiero lucido.
Domenica, negli spogliatoi dellOlimpico, Luis Enrique era molto scosso quando si è confrontato con Baldini e Sabatini. E anche la sua ammissione pubblica (
«Merito almeno di finire la stagione, poi faremo i conti» ) rivela che nella sua testa cè anche la possibilità di tornare in Spagna. (...)
PIANO REGOLATORE - La società ripete che è stato fondamentale smantellare i ruderi - ieri è stato risolto il contratto con la signora dei conti dellera Sensi, Cristina Mazzoleni - per costruire un grande castello negli anni a venire.
Ma è evidente che a 12 partite dalla fine del campionato, serve una reazione dei giocatori per alleviare i malumori. Non si possono tirare i remi in barca. E neppure imitare il Barça.