Nove finali. Perché tutto è ancora da decidere
26/03/2012 10:27
Una Roma che ha perso per un paio di episodi, un rigore originato da una svista (...) di Mazzoleni e unaltra di
Kjaer, ma che adesso ha forse una maggiore consapevolezza della propria forza. E che per questo ora dice: «Abbiamo lottato e giocato bene contro la capolista, abbiamo dato il massimo. La differenza lha fatta Ibra. Daremo tutto fino alla fine». Lo dice Bojan, lo pensa la Roma. Lo pensano tutti, alla Roma. Anche
Gago, che confessa su Twitter di essere «molto triste per la partita» e che ringrazia i tifosi per il loro «
sostegno permanente». Sostegno che non mancherà in queste ultime nove partite. Sostegno che alla Roma serve per centrare il terzo posto, la
Champions, il migliore dei mondi possibili, un traguardo che finanziariamente non è più indispensabile come prima. Ma che certamente aiuta. Un obiettivo possibile. (...)
Possibile nonostante la vittoria dellImmobildream-
Lazio (Lotito dixit ieri: «Siamo come lImmobildream, vendiamo solide realtà») all88 con il Cagliari? Certo. Anzi, a pensarci bene un gol di Diakité allo scadere rincuora. (...)Ti fa capire che sotto sotto la Roma ha perfettamente ragione a crederci. Perché è lapalissiano che non può finire terza una squadra che vince al 88 con Diakité, una squadra che per un mese non avrà
Klose e che per presidente ha Lotito. È innaturale, prima ancora che irrazionale. Se poi si analizza il calendario, fioriscono certezze. Perché quello dellImmobildream è decisamente peggiore del nostro. (...). La Lazio andrà a
Parma, a Torino e a Novara, dove alla 33esima giornata saranno ancora in lotta per la salvezza. E dopo a Udine e a Bergamo, contro unAtalanta che senza i 6 punti di penalizzazione sarebbe un gradino sotto la Roma. In casa va meglio, ma in fondo nemmeno troppo: Lecce e Siena sono vittime sacrificali, Napoli e Inter tuttaltro. Specie la prima, il Napoli, perché con laltra sono mezzi parenti.
E la Roma? Vediamo. I due scontri diretti con
Napoli e Udinese sono in casa. Quasi tutte le trasferte sono alla portata. Sicuramente quelle con Lecce, Chievo e Cesena. Quella a Torino con la Juve è meno alla portata delle altre, ok, ma è sicuramente più alla portata di quella con il Milan. Il resto? Il Novara, la Fiorentina e il Catania. In casa, naturalmente. Gli ingredienti per il terzo posto ci sono tutti, il cuoco (che parla spagnolo) pure. Ecco perché a Trigoria sono moderatamente ottimisti. Anche perché cè una statistica che conforta. Lha tirata fuori ieri laroma24.it. Lo studio evidenzia il pessimo rendimento della Roma con Milan, Juventus, Udinese, Lazio e Napoli. Con tutte le squadre che le sono davanti, la Roma ha conquistato appena 4 punti sui 44 complessivi. Ragionando a contrario, il resto - sono 40 punti - lo ha quindi ottenuto con le medio-piccole. Possibile obiezione: ma la Roma giocherà nei prossimi turni anche con Juve, Udinese e Napoli. Giusto, ma con bianconeri e azzurri sarà allOlimpico. E la condizione necessaria e sufficiente per centrare il terzo posto è che la Roma vinca entrambi gli scontri diretti.
Altrimenti ci sarebbe solo un quarto, quinto o sesto posto, una Europa League dal sapore del contentino. Ha scritto la Sud: «Noi sosteniamo le vostre idee, ma la nostra voce merita sfide europee». LEuropa che conta, la Champions, è a 7 punti. Il migliore dei mondi possibili non è una chimera. Non lo è se le parole di Bojan non saranno però solo parole: «Daremo tutto fino alla fine». È giunto il momento di dimostrarlo.