08/03/2012 09:29
Un colosso della consulenza nel real estate. Nel settore immobiliare. La Cushman & Wakefield Sonnenblick Goldman ha sedi in quasi tutti i continenti, dal Nord America allOceania. Ne ha una anche in pieno centro a Roma. Il suo Senior Managing Director è Arthur Sonnenblick, che tra le altre cose è anche membro del board della Alexanders Inc., altra società che si occupa di real estate assieme (tra gli altri) a Thomas Richard DiBenedetto. Strano? Macché. Normale, anzi normalissimo in ambienti finanziari. E poi la Roma ha scelto un partner leader nel proprio settore, mica lultimo arrivato nel campo immobiliare.
Non solo. In attesa che la Cushman ultimi il proprio lavoro, unanalisi neutra, oggettiva, che prevede vantaggi e svantaggi di ogni zona, la Roma ha consegnato le chiavi del progetto a Dan Meis. Un «top stade architect», come lo definisce su Twitter lad romanista Mark Pannes, che collabora dal 2010 con la californiana Populous. Sarà Meis a seguire quindi la parte prettamente tecnica. Anche qui cè la firma di DiBenedetto. I due si erano incontrati a ottobre allEmirates Stadium. Mr Tom aveva visitato limpianto a margine di "Leaders in Football", un convegno internazionale dove il presidente giallorosso - per la Serie A era stata invitata solo la Roma - era stato uno dei relatori. La Roma va quindi avanti per la sua strada. Certo, se questo benedetto disegno di legge sugli stadi diventasse legge, sarebbe meglio. Permetterebbe di accorciare notevolmente i tempi burocratici. Potrebbe bastare ununica conferenza di servizi per mettere daccordo tutti gli enti coinvolti. Lidea del Governo, ma pare anche della maggioranza delle forze politiche, è quella di far approvare il disegno di legge a una commissione che, in gergo giuridico, è definita in sede legislativa o deliberante. Perché è più facile far mettere daccordo una manciata di persone piuttosto che 630 deputati. Dopo la Cancellieri, dopo le parole del titolare del Viminale, ieri è andato in pressing sui partiti anche il ministro dello Sport, Piero Gnudi. «Siamo a buon punto», ha detto al convegno della FederSport su presente e futuro dello sport italiano, «ho fatto vari incontri con i rappresentanti delle varie forze politiche - spiega - e sono tutti daccordo, ma sembra che non si riesca a chiudere il cerchio. Spero che si possa riuscire a chiuderlo in pochi giorni. I problemi sono tanti e il mio tempo è breve. Ma il mio impegno sarà massimo». Ecco, la Roma ci conta