Adesso le "sole" ve le diamo noi

18/04/2012 10:53

Polemiche e liti. Roma- o -Roma per tanti anni è stato questo. È stato il viaggio con la Mazda dell’allenatore del terzo scudetto romanista verso il Piemonte, è stato la depressione certificata di , è stato il tour per i musei di Zebina, è stato, prima ancora, il no di Cassano a Moggi «perché mia madre preferiva il mare e il sole di Roma», è stato il no di Sensi per Aquilani e «che da qui non si muovono», è stato un rapporto mai semplice e mai accettato dai tifosi, da una parte e dell’altra. Quest’anno le cose sono cambiate. Non che ci sia amicizia tra le due società, ma di certo il rapporto sul mercato è meno complicato rispetto al passato

E alla Roma questo giova: doppia cessione in bianconero, doppio affare. Vucinic, ad esempio, l’ha avuta vinta: la Roma è stata costretta ad accontentarlo non tanto per scelta sua (...) quanto piuttosto per necessità. Economica, visto che in quel momento servivano soldi freschi, ma anche e soprattutto ambientale: in una squadra che si stava appena costruendo di tutto c’era bisogno tranne che di un muso lungo come quello del montenegrino. A mediare tra il ds romanista e il collega bianconero Marotta c’era Alessandro Lucci, l’agente del giocatore e, per lui, una sorta di fratello maggiore. L’accordo è andato in porto al ritorno della Roma da Riscone, l’ufficialità è arrivata soltanto qualche giorno dopo, con soddisfazione (...) di entrambe le parti. Soprattutto giallorossa, visto che Vucinic in campionato ha fatto appena 6 gol, praticamente la metà di Osvaldo. Non c’è la stessa soddisfazione per quanto riguarda Borriello. L’attaccante da settembre a dicembre con Luis Enrique non ha giocato quasi mai, nel mercato invernale ha scelto la piuttosto che soluzioni straniere puntando su se stesso visto che i bianconeri lo hanno voluto solo in prestito. I fatti finora gli hanno dato torto: appena undici presenze tra campionato e coppa Italia quasi tutte da subentrato e zero gol complicano un riscatto che, fissato a 8 milioni, si fa sempre più difficile. Difficilmente Marotta lo confermerà e sta già cercando altre punte per il futuro, lui tornerà a Trigoria con un contratto di altri tre anni, un ingaggio da quasi quattro milioni a stagione e la prospettiva di altri mesi senza giocare. La società cercherà di cederlo, lui sta già pensando a un futuro lontano da Trigoria sapendo bene che a 30 anni si deve rimettere in gioco abbassando, prima di tutto, le richieste economiche.

Chi, invece, è nel pieno della carriera è Claudio Marchisio. Ventisei anni, titolare indiscusso e indiscutibile della e della Nazionale, era l’unico giocatore che avrebbe accettato come contropartita tecnica nell’affare Vucinic. (...). La ha detto no, spaventata da un’eventuale reazione di che, fin dal primo giorno a Vinovo, afono o meno, si è fatto sentire coi suoi dirigenti: «Marchio (...) non si tocca». E così è stato.