29/04/2012 11:53
Ma l'allenatore non è più sicuro di voler restare. «È molto provato, è la sua prima esperienza con una grande squadra, però abbiamo rimandato a fine campionato lanalisi di tutti i problemi e le soluzioni degli stessi». La Roma continua a stentare, ad alternare momenti positivi e black out totali. Un problema mentale secondo Baldini, che usa una similitudine efficace per spiegarlo. «I giocatori credono in quello che lallenatore gli dice, ma è come quando si va sciare: in discesa si prende velocità, poi si ha paura di non farcela e ci si mette all'indietro per non rischiare. Con il Napoli la squadra ha avuto paura di vincere, il modo in cui hanno reagito per il pareggio, però, teniamolo ugualmente in conto». L'ambiente inferocito non aiuta un gruppo pieno di blocchi mentali a uscire fuori dalla crisi. «I giocatori risentono di una pressione piuttosto importante. Ma questa piazza non è così difficile, anzi è più pronta delle altre per una proposta nuova. Le contestazioni a Trigoria, quelle vere, io le ho vissute. Ora ho visto una contestazione con uno striscione, una cosa civile. I giocatori sono andati sotto la curva perché devono prendersi le responsabilità, Totti ci ha messo la faccia e dobbiamo ringraziarlo». L'Europa si allontana, i programmi si allungano. «Noi vogliamo il risultato finale, lEuropa non lavevamo prevista sin dallinizio e non cambierà gli investimenti. È chiaro che se fossimo arrivati in Champions significava più facilità di investimenti». Invece toccherà agli americani aprire il portafogli.