17/04/2012 11:04
Nellerrore prima, ma sempre col cuore. Sempre. E poi sempre - soprattutto - con la verità. Carlo Petrini oggi è nella Curva Sud Paradiso, quella Curva verso la quale si scusò dopo un gol sbagliato quando vestiva la maglia della Roma. Per questo venne applaudito, per questo poi segnò. Qui è stato un anno soltanto, ma qui un anno è per sempre. Era della Roma. Era un uomo, che ha guardato in faccia la sua ombra: ci ha portato il sole. Ha squarciato loscurità, la mafia, lomertà di questo calcio ("Nel fango del Dio pallone" è un titolo, unespressione tutta sua e tutta sua resterà per sempre) denunciando il doping nel calcio, lo schifo, le scommesse, le partite truccate prima e dopo gli scandali conosciuti a metà. Gli affari fra pallone e finanza, fra questi e la politica. Era nato a Monticiano come Moggi e pensi che la vita sia pure questa. Sempre laltra faccia. Lombra e il sole. Alla fine non vedeva più, ma alla fine ha fatto vedere la verità a tutti noi. La Roma ieri lo ricordato con queste parole.
Lo facciam anche noi: "LAssociazione Sportiva Roma piange la scomparsa di Carlo Petrini, calciatore di valore e uomo di spessore, capace di commettere gravi errori e poi di farseli perdonare semplicemente riconoscendone la natura. Come in quel piovoso pomeriggio di dicembre del 1975 quando alzò le mani di fronte alla Curva Sud per chiedere perdono per i suoi sbagli sottoporta e poi le alzò di nuovo, per condividere con i suoi tifosi la gioia del gol della vittoria contro la Sampdoria. Straordinaria è stata la sua attività di cronista e scrittore, nella quale ha saputo riconoscere e denunciare ad uno ad uno tutti gli schizzi di fango del dio pallone, per primi quelli da lui stesso cagionati. Lultimo saluto a Carlo sarà dato domani (oggi, ndr) alle 14,30 a Lucca, dove ha vissuto negli ultimi otto anni, presso la Chiesa dellArancio, in via di Tiglio 192, davanti al Santuario di Santa Gemma. LAS Roma si stringe ad Adriana e a tutti i suoi familiari in questo momento di estremo dolore".