Carlo Petrini: "Non dimentico Bettega. E sul doping..."
16/04/2012 11:30
Ora che fai Carlo?
Aspetto che finisca il processo di Napoli per poi vedere di riscriverne la storia, affinchè non si dimentichi cosa è emerso nel 2006. la conseguenza logica di quel ce è accaduto dovrebbe essere la sentenza di quel processo
Non sei stufo di sentirti dare ragione solo a posteriori?
Ai cambi sono abituato. A seconda di come tira, io sono il rompicoglioni che per soldi si inventa delle storie oppure uno dei pochi coraggiosi scrittori italiani che denuncia i casi più scomodi. Quando è scoppiato lo scnadalo di Calciopoli era un continuo di gente che mi diceva così, che non ero io il pazzo, che non avevo raccontato bugie. Tu (Lo Monaco, ndr) sai che non ho mai raccontato stronzate.
Prima della condanna di Giraudo si respirava unaria di insopportabile aria di restaurazione per Moggi e i suoi accoliti.
Si, soprattutto sullonda della sentenza assolutoria dopo il processo sulle plusvalenze. Un po quello che era accaduto dopo il processo doping, con la prescrizioni e le parziali assoluzioni che però fecero gridare al complotto sventato. Poi la legnata a Giraudo ha rimesso le cose a posto.
Perché solo ora si riapre il caso Bergamini?
Per una volta, anche se voglio dirlo sottovoce perché non vorrei sbagliarmi ancora, sembra che la strada imboccata sia quella giusta e che si possa riaprire il processo e restituire giustizia alla famiglia di un ragazzo di 27 anni che non si è suicidato, ma che è stato ammazzato. Sono contento per Domizio e Donata Bergamini e per i nipoti. Due sono stati i fatti nuovi: il lavoro di Gabriele, coraggioso cronista locale, e la mobilitazione della città, che quando me ne occupai io, nel 2001, non riscontrai. Quando andai a indagare a Cosenza, mi pareva che molti volevano conoscere più quello che sapevo io che raccontare fatti nuovi. Ma mi tengo la soddisfazione che il mio libro ha riaperto un caso di cui nessuno avrebbe più parlato. Sono passati quasi nove anni, se il libro avesse avuto maggiore risonanza sui media probabilmente il caso si sarebbe riaperto prima. Ma torno sempre al solito discorso, i libri miei, oltretutto pubblicati da Kaos, non vengono accolti bene in Italia. Potrei raccontarti uno a uno i tanti casi di boicottaggio. Ma in questo caso cera la vita, anzi, la morte di un ragazzo e la volontà di due genitori di far emergere la verità.
Nei giornali italiani spesso anche il più coraggioso dei giornalisti viene messo nella condizione di non nuocere
Questo è incredibile. La sentenza Bergamini era vergognosa, sarebbe bastato indagare come ho fatto io e come ha fatto adesso Gabriele. Ma in questo caso stiamo parlando di un calciatore non di prima fascia e di un caso riaperto da Petrini. Chi ha voglia di occuparsi di una vicenda così?
Il salto è enorme, ma passiamo al caso Cannavaro, che contro la Roma non doveva giocare.
Ma stiamo parlando del capitano della nazionale nella stagione che culminerà con i Mondiali. Solo in caso di colpevolezza chiara e conclamata qualcuno ci sarebbe saltato sopra.
E di doping non si parla più, nonostante levidente difficoltà storica che oggi attraversa in Italia chi la piaga vorrebbe combatterla seriamente.
Allora io ti dico che proprio i recente ho saputo che è diventata prassi per le società farsi i controlli antidoping in casa e potrei anche dirti di più, ma senza riscontri querelerebbero me e te. In ogni caso io trovo assai strano che a volte certi giocatori scompaiano allimprovviso dalle disponibilità degli allenatori in nome di una qualche contrattura che non ha mai visto nessuno.
Allora ha ragione Moggi quando dice che nel calcio non cambierà mai niente.
Certo, a lui fa comodo sostenerlo. Attaccando lInter cerca di giustificare se stesso. Ci vuole coraggio e la faccia tosta di Moggi per dire che tutto è come prima.
Beh, nel frattempo la Juve ha ripreso Bettega...
Da ridere. E impossibile che non conoscesse le modalità di comportamento di Moggi e Giraudo. Sembra di risentire la barzelletta del processo doping, quando i calciatori dicevano di non sapere cosa veniva loro somministrato.
Tu non hai un buon ricordo neanche del Bettega calciatore
In campo mi ha sempre fatto venire il voltastomaco. In un Varese-Juventus mi fecero incazzare lui e Causio soprattutto. Ci dicevano cose tipo: Dove correte straccioni? Che correte a fare per quei due soldi che vi danno?. E poi ricorderei la famosa Bologna-Juventus del calcio scommesse 1980: fu lui a tranquillizzare tutti in campo dopo che la Juve, per sbaglio aveva segnato. Calmi ci penso io a farvi pareggiare. E subito arrivò il pareggio.
Non dimentichi niente...
La mia memoria è quella di un elefante.