La Roma affonda «Ma Luis Enrique non si discute»

08/04/2012 11:46

Le domande che tutti si pongono sono: la squadra segue ancora Luis Enrique? L’asturiano dovrebbe dare le dimissioni? Dove è la crescita nel gioco dopo otto mesi di lavoro? La società ha confermato la fiducia nel tecnico. Luis Enrique, sul discorso, è stato chiaro: «Dimissioni? L’idea non mi passa proprio per la testa». Però è sembrato «dimissionario » sedendosi per 70 minuti in panchina e non facendo neppure un cambio, quasi volesse punire gli undici che aveva scelto come titolari e che lo avevano deluso. E la frase più grave è stata un’altra: «Poco carattere? Ognuno interpreta il calcio con la sua personalità, che non si compra al mercato. Però sarebbe facile parlare solo dei calciatori, mi prendo io tutta la responsabilità. È una sconfitta troppo pesante, dopo il primo gol la partita è morta per noi». Così come pesante—e da interpretare— è stata la frase del Franco Baldini: «Ci stiamo chiedendo perché la Roma fatichi a crescere. Soffriamo le squadre che fanno della voglia la loro arma. Dal punto di vista caratteriale, non da quello tecnico, possiamo aver sopravvalutato alcuni giocatori ».

La caccia ai bersagli è già partita e la scelta è ampia. Ma la vera domanda è: perché Baldini, che conosce benissimo la piazza romana, ha buttato il sasso nello stagno? Erano arrivate anche a lui le voci di una discussionemolto animata in spogliatoio, a fine gara, tra i senatori e i più giovani, con Lamela nel mirino? Una parola in più, questa senza nessun mistero e nessun dubbio, la merita Luis Muriel: due gol, un rigore guadagnato, giocate sempre di qualità. È un ragazzo colombiano di 20 anni, già al settimo centro in campionato, di grandissime potenzialità. Indovinate di chi è il cartellino? Risposta esatta, dell’Udinese. Sarà lui il post Di Natale nel segno di una grande programmazione. Proprio l’Udinese che la Roma incontrerà mercoledì sera all’Olimpico, dopo una Pasqua passata sul campo di allenamento e non a casa, come era previsto, per riflettere su tutto quello che è stato sbagliato a Lecce.