Roma violata. La Fiorentina fa il colpo: giallorossi al 14° k.o, bufera su Luis Enrique

26/04/2012 09:45

Tutto giusto Anche se un pari non sarebbe stato scandaloso. La s'impone quando la Roma opera il massimo sforzo per portare a casa la vittoria. Un match di rincorsa per i giallorossi, già sotto dopo due minuti, palombella di testa di Jovetic, difesa di marmo incluso il Curci, e autori di un primo tempo davvero imbarazzante, con la padrona assoluta del campo, e fermata dalle tre parate del vice Stekelenburg (due volte su Jovetic e una su Cerci). Effetto o effetto scollamento da Luis Enrique? Probabilmente tutte e due le cose. Il pubblico, che prima dell'inizio fischia tutti meno i soliti noti (, e ) e poi sbeffeggia con tanti «olè» il non gioco orizzontale della Roma, tornerà a stare accanto alla squadra e a sostenerla nella ripresa quando, pur spingendo disordinatamente, darà qualche cenno di vita. Luis Enrique, tanto per cambiare, rivoluziona la formazione nell'intervallo a riconferma di una ricerca della lanterna magica iniziata otto mesi fa e mai realizzatasi. Fuori José Angel e Greco, pessimi ma certo non peggiori di , e dentro Marquinho e Gago. Con un centrocampista in più la Roma fa finalmente la partita, ma, intendiamoci bene, del famoso gioco offensivo ispanico predicato dall'allenatore nemmeno l'ombra. Tanto che per arrivare all'1-1 ci vuole una voluta, ma anche fortunata deviazione di (gol numero 213, Altafini e Meazza sempre più vicini) su un tiro senza pretese di Gago. Lì, sgombrata la testa dai cattivi pensieri, la Roma ci prova per davvero e con Osvaldo e sfiora il gol-partita. E Luis Enrique fa esordire l'attaccante ivoriano Tallo, classe '92, togliendo Heinze per un 4-2-4 rischiatutto.
 
Delio Rossi sì e no È anche grazie a questa mossa assai estemporanea che la , sfinita, ritrova spazi e possibilità di replicare. Delio Rossi, bravissimo nel preparare un match fatto di buona difesa a tre, Natali su tutti, e tanto centrocampo (una delizia Behrami centromediano) sfrutta i suoi attaccanti atipici Jovetic e Cerci, corsa, agilità e piedi buoni, mandano spesso in crisi la difesa colabrodo della Roma. È una sorpresa perciò vedere Rossi sostituire Cerci con Amauri dopo appena dieci minuti del secondo tempo. Non si rivelerà una buona idea, al contrario del cambio tra l'esausto Jovetic e dopo la mezzora. Sarà quest'ultimo, in pieno recupero e dopo che Amauri infortunato ha lasciato per Olivera, a scoccare il tiro non irresistibile sul quale Curci, tanto per cambiare, metterà le mani aperte. Una manna per Lazzari, che già aveva confezionato l'assist dell'1-0. Controllo, tiro, gol e meritata salvezza.
 
Nervi scoperti Osvaldo si fa cacciare sull'1-2 per proteste, si fa ammonire dopo essere venuto alle mani con Natali: contro il , sabato, saranno entrambi squalificati, al pari di Lamela, quello dello sputo a Lichtsteiner. Come direbbe il romanista Nanni Moretti, «ma sì, continuiamo pure a farci del male».