14/04/2012 12:07
Dalle tre ore e mezzo di colloquio di ieri Mauri è uscito più sollevato di come è entrato: gli 007 del procuratore Palazzi gli hanno chiesto chiarimenti su quanto lui stesso aveva già letto sui giornali, sulle dichiarazioni di Gervasoni circa le due partite chiacchierate (Lazio-Genoa e Lecce-Lazio) e sullamicizia con Alessandro Zamperini, il procacciatore daffari degli «zingari», le cui parole hanno obbligato anche Cristian Brocchi a rispondere ieri in Procura per cinque ore. Il tutto mentre Gervasoni tirava dritto fino alle 20, confermando e implementando di particolari i due verbali firmati a Cremona. Ma la linea di Mauri è stata netta: smentita la partecipazione ai tarocchi, confermata lamicizia che «scotta». Con tanto di invito agli inquirenti di controllare i tracciati telefonici per verificare che non si tratta di un rapporto ad intermittenza, non si accendeva solo in prossimità delle partite incriminate. E la foto con Ilievski che Gervasoni sostiene gli sia stata mostrata? «Secondo voi mi sarei fatto una foto con uno con cui sto combinando una partita? », in sostanza la replica di Mauri. «Crediamo allarchiviazione, lestraneità di Stefano è assoluta », ha detto MatteoMelandri, uno dei legali del giocatore.
La stessa serenità ostentata da Brocchi e dal suo clan: «Siamo sereni e soddisfatti, Cristian è una figura specchiata e unicona per i giovani », il legale, Dania Manti, che ha spiegato le cinque ore con un guasto ad una stampante. Tutto ok, quindi? Manco per idea. In estate le parole di Micolucci bastarono ad inchiodare lAtalanta. Ora cè molto di più e la «tolleranza zero» ribadita. «Non bisogna affrettare giudizi, servono i riscontri», ha detto il presidente Figc Abete. «Mi auguro che si faccia pulizia fino in fondo il presidente Coni Petrucci meno male che ci sono questi magistrati seri che stanno facendo venire fuori queste situazioni marce». E tanti presidenti di club dibattono sulla responsabilità oggettiva per tentare fermare la terra che gli balla sotto i piedi.