Bloccato Montella

09/05/2012 09:29

 

Le riunioni degli ultimi giorni, con il coinvolgimento anche dei manager di Pallotta, hanno portato i dirigenti giallorossi a convergere sull’ex attaccante della Roma del terzo scudetto che nella stagione scorsa, per 4 mesi, è stato anche allenatore, prima di lasciare la panchina proprio a Lucho che ieri con spumante e pasticcini ha festeggiato i suoi 42 insieme con idirigenti e giocatori, senza accennare al futuro. La scelta di Montella non è in contrasto con il progetto Usa: giovane e preparato, Vincenzo è capace di garantire un gioco propositivo e offensivo.

 

Alla fine della stagione scorsa l’Aeroplanino fu lasciato libero di decollare verso la Sicilia, per planare a Catania, dove si è fatto apprezzare per il carisma e per la determinazione. E per il metodo di lavoro che aveva già affascinato i tecnici del settore giovanile della Roma quando addestrava i Giovanissimi Nazionali. Baldini decise di non confermarlo: troppo legato alla vecchia gestione, societaria e tecnica. «Continuare insieme sarebbe stato un errore per tutt’e due» ha sospirato Vincenzo, sabato sera dopo Roma-Catania, davanti alle telecamere.

 

L’intenzione è di ripartire da un allenatore italiano. Soluzione suggerita da che, già un anno fa, avrebbe preferito un tecnico abituato alle trappole e agli ostacoli del calcio di casa nostra, e appoggiata da Claudio che, forte della lunga esperienza a Lecce, sa bene quanto l’esperienza in provincia possa aver fatto crescere Montella. Per il quale, cosa non di poco conto, c’è il gradimento anche di UniCredit: i dirigenti della Banca stimano il tecnico e la persona, avendo conosciuto Vincenzo, l’anno scorso a Trigoria, in un periodo molto delicato. Il ds e l’ad hanno convinto (mettiamola così per non calcare troppo la mano sulla spaccatura ideologica nella dirigenza) Franco Baldini che avrebbe puntato su Villas Boas, esonerato in questa stagione dal Chelsea, per la personalità mostrata anche nei pochi mesi passati a Londra in uno spogliatoio complicato e per l’esperienza fatta nel nostro campionato all’Inter da vice di Mourinho. Il avrebbe voluto continuare con Luis Enrique. Ma si è dovuto arrendere per due motivi: 1) l’indecisione dell’asturiano di restare fino alla scadenza del contratto; 2) l’input dei bostoniani di tenere ben separato il progetto da Lucho dopo un’annata tormentata e deludente. all’estero prenderebbe Bielsa.

 

«Io spero che resti anche il prossimo anno» ha insistito ieri mattina Baldini. Ma lunedì Luis Enrique ufficializzerà il divorzio a dirigenti e giocatori. Il sa da due settimane che l’asturiano lascerà la capitale. Ma fino alla partita di Verona con il Chievo ha sperato che ci potesse ripensare. Quella sera è stato a decretare la fine del rapporto: «Penso che andrà via». E ha subito contattato, attraverso un intermediario, Montella, nome che aveva in testa almeno da metà aprile. Ottenendo la disponibilità dall’Aeroplanino, proprio mentre Lucho e il suo vice Moreno hanno disdetto i rispettivi contratti d’affitto delle loro abitazioni all’Olgiata e all’Eur.

 

Montella, seguito nei mesi scorsi dalla , dall’Inter e dal , la scorsa settimana è stato avvicinato da un manager che gli ha proposto la Lazio. Ma era stato già bloccato dalla Roma. L’Aeroplanino ha ancora un anno di contratto con Pulvirenti che, lunedì, ha provato ufficialmente a confermarlo: a Catania, però, andrà Di Carlo del Chievo. , incassato il no di Allegri che rimane al Milan, ha avuto un contatto anche con l’entourage di Guidolin che non è convinto di restare a Udine. Prandelli, invece, ha fatto sapere a Baldini di voler continuare con l’Italia.