19/05/2012 10:39
Dalle carte, emergono anche alcune tesi difensive curiose. Guzman, ad esempio, dichiara «di essere devoto alla fede e di far parte degli Atleti di Cristo in Italia. Sapendolo nessuno si è mai avvicinato per un fine illecito». Luciano non è da meno: «Cossato non mi avrebbe mai proposto nulla di losco perché sa che per il mio credo religioso non posso scommettere». Particolare interesse, invece, suscita la deposizione di Gervasoni, il grande accusatore di questa prima tranche del calcio scommesse. Oltre a confermare le decine di gare taroccate in serie B e Lega Pro, e le combine per le partite Palermo-Bari, Chievo-Udinese e Chievo-Novara di coppa Italia, allex calciatore del Piacenza vengono poste diverse domande sulla posizione della Lazio. Dal suo interrogatorio si evince come oltre alle gare con Lecce e Genoa (dove Rosati, Benassi, Ferrario, Milanetto, Rossi, Dainelli, Corvia, Mauri e Brocchi negano «qualsiasi tipo di anomalia») sarebbe stata manipolata anche Lazio-AlbinoLeffe di coppa Italia ma non per conto dellorganizzazione degli zingari: «So solo che Gegic mi disse che la partita era stata combinata al di fuori del loro interessamento».
Riguardo invece all'incontro con i liguri, dopo aver escluso un coinvolgimento di Dainelli, conferma quanto detto ai pm di Cremona, spiegando che laccordo era «per un over nel primo tempo». Su Lecce-Lazio, dichiara «di aver assistito alla telefonata tra Gegic e Zamperini. Al termine Gegic mi ha detto che Zamperini aveva contattato Mauri per combinare un risultato a favore della Lazio, determinando un over con due gol di scarto. Quando incontrai Gegic e Ilievski mi dissero che avevano corrotto Benassi, Rosati, Mauri e altri calciatori, e che erano stati investiti per la corruzione 400mila euro».