16/05/2012 10:03
Considerazioni, queste sul miglioramento dei conti nel trimestre, fatte ieri anche dal Corriere dello Sport, che pure appena sette giorni prima era stato ipercritico sulla gestione societaria. Si era parlato di un «flop da 70 milioni», prendendo in esame però dei valori non quantificabili al momento, come i mancati ricavi che sarebbero derivati dalla (mancata, ovviamente) partecipazione della Roma allEuropa League. Peraltro, non è affatto detto che la società giallorossa non venga ripescata. Lo scandalo del calcioscommesse, che dovrebbe investire a fine mese Lazio e Napoli, ma che potrebbe coinvolgere anche lUdinese, potrebbe portare la Uefa a non ammettere questi club alle prossime competizioni internazionali. Se poi per «flop» si intendono i 40 milioni (al netto delle cessioni) spesi dalla Roma per lacquisto di gente come Stekelenburg, Pjanic, Lamela, Borini e Osvaldo, allora ben vengano altri «flop» come questo. E ne verranno sicuramente altri, di «flop». Perché pur non avendo la certezza di partecipare allEuropa League (la squadra doveva disputare i preliminari con lo Slovan), «la campagna trasferimenti condotta dalla nuova proprietà nella sessione estiva del mercato - si continua a leggere nella trimestrale - ha visto significativi investimenti in diritti alle prestazioni sportive di calciatori, tali da incidere, peraltro, sullammontare degli emolumenti spettanti al personale tesserato, previsti in linea con la stagione sportiva precedente, in crescita invece rispetto alla passata stagione, in considerazione dei significativi investimenti effettuati».
Ecco perché, prosegue la relazione, «dalleffetto congiunto di tali elementi consegue che, anche per lesercizio in corso, il risultato economico prevedibile sia significativamente negativo». In sostanza, la Roma dice: abbiamo speso tanto e chiuderemo, per questo, il bilancio 2012 in rosso. Ecco perché si è deciso di procedere con un corposo aumento di capitale. E la Roma lo spiega chiaramente, riepilogando anche gli sforzi già sostenuti: «La società ha già potuto beneficiare di due finanziamenti, nella forma di Term e Vendor Loan, per complessivi 50 milioni di euro, della linea di credito collegata al factoring, per 25 milioni di euro, di finanziamenti in conto futuro aumento di capitale, per 20 milioni di euro, e beneficerà di ulteriori risorse derivanti dalloperazione di aumento del capitale sociale, per un importo almeno pari a 30 milioni di euro, come reso noto al mercato».