10/05/2012 09:13
Luis Enrique, prima del brindisi, va in campo per lallenamento. Gli occhi tristi. Abbattuto e con poca voglia di sorridere. Anche il campionato deve ancora finire, la Roma è già al giro di boa, dopo il fallimento in questa stagione, e il suo comandante è come se fosse già sceso dalla nave, abbandonata nonostante le pressioni del dg Baldini e di gran parte della squadra. Sono altre le pressioni che però hanno inciso di più sullasturiano che ha già fatto sapere ai dirigenti di essere pronto a salutare, senza rispettare il contratto fino alla scadenza, fissata al 30 giugno del 2013. I giocatori hanno capito. Dagli sguardi di Lucho, dagli atteggiamenti nelle ultime due settimane. I calciatori di lingua spagnola hanno avuto qualche indicazione in più essendosi confrontati con lo staff tecnico e ricevendo, ad esempio, la conferma da Moreno, il vice allenatore che ha disdetto del contratto di affitto della casa allEur. Dettagli, comunque. Solo Baldini ha creduto, e forse ci spera fino a lunedì, nel ripensamento. Gli altri dirigenti e i giocatori no.
Sabatini, non solo attraverso lagente dellallenatore del Catania, ha bloccato Montella, proponendogli un biennale. Non è da escludere, anche se nessuno la confermerà mai, una telefonata del ds giallorosso al presidente Pulvirenti, fatta nei giorni scorsi. Per correttezza. Il club etneo, per cautelarsi, ha già contattato Marino e Di Carlo, tecnico del Chievo, per sostituire lAeroplanino. «Il vento non si può trattenere» avverte Pietro Lo Monaco, lad della società siciliana che sta per passare al Genoa. «Non so se Vincenzo andrà via, ma qualsiasi sarà la sua decisione credo che lui debba pensare al bene della sua carriera». E Maurizio Zamparini a essere più esplicito sulla questione: «Montella non verrà a Palermo perché è già della Roma». Il presidente del club rosanero avrebbe voluto Vincenzino. Come Lotito e Della Valle. E come, fino a qualche settimana fa, Moratti che poi ha scoperto laffidabilità di Stramaccioni, un altro allenatore cresciuto nel settore giovanile giallorosso. Ma la Roma si è mossa prima, perché Sabatini, da più di due settimane, si era reso contro che Luis Enrique non sarebbe rimasto. Una curiosità: i Montella a Trigoria diventerebbero due. Da gennaio è tesserato anche Alessio, lerede di Vincenzino, con i Giovanissimi Provinciali di Rinaudo: classe 99, è attaccante come lo era il papà.
La situazione è abbastanza chiara. Anche se nel calcio il ribaltone è sempre dietro langolo. Baldini stima, e anche tanto, Villas Boas. Ma al dg piace pure Montella: conosce luomo, ma anche lallenatore che è andato a studiare sia a Barcellona da Guardiola che a Londra da Ancelotti (quando era al Chelsea). In Inghilterra si è confrontato proprio con Baldini e con Capello. Questultimo rappresenta il colpo di teatro della vicenda. Mai scartarlo, anche se la sua figura sarebbe in forte contrasto con il percorso intrapreso dalla società giallorossa.
I prossimi saranno giorni cruciali per la Roma. Domani lassemblea dei soci di UniCredit, lunedì il cda giallorosso e luscita di scena di Luis Enrique, a seguire lufficializzazione del sostituto dellasturiano e, cosa fondamentale, i nuovi colpi di mercato promessi da Baldini «per rinforzare la squadra in ogni reparto». Oltre al terzino olandese van der Wiel dellAjax e allattaccante argentino Palacio del Genoa, sembra vicino anche il capoverdiano Rolando, centrale difensivo del Porto. Per lo stesso ruolo torna dattualità largentino Matias Silvestre del Palermo che ammette: «Vorrei giocare in una squadra ambiziosa: ho letà giusta per fare il salto di qualità. La Roma? Non mi sbilancio...». Se Pizarro non resterà al City, potrebbe tornare a casa, allUniversidad de Chile.