Montella, è la settimana decisiva

21/05/2012 10:31

Quella che la Roma deve ancora fare. Montella piace, però non è il solo allenatore che Baldini e stanno prendendo in considerazione per il dopo Luis Enrique. A ogni tecnico in lista - ce ne sarebbero tre o quattro - viene chiesto che tipo di progetto tecnico ha in testa e, soprattutto, cosa intende fare dell’attuale rosa. Rosa che la società non vuole stravolgere, ma puntellare dove serve. Montella è in pole position per una serie di motivi. In primis perché conosce benissimo quell’ambiente che è costato qualche anno di vita a Luis Enrique. E poi perché a Trigoria è stimatissimo, e non solo da chi si occupa del settore tecnico. In questi mesi sulla panchina del Catania, per intenderci, è capitato che sia passato a Trigoria per un rapido saluto. Alla Roma è di casa. In mente ha due tipi di moduli: il o il , che con prima punta fece le fortune di Luciano Spalletti.

Già, Spalletti. Proprio pochi giorni fa ha detto di voler restare in Russia, dove ha appena rivinto (secondo anno di fila) il campionato con lo Zenit San Pietroburgo. «In Italia c’è troppa pressione, sono vecchio per tornare e poi si esonerano quasi tutti. A meno di clamorose sorprese, io sto benissimo qui». C’è chi include la Roma nelle «clamorose sorprese». Fantascienza? Sicuramente lo è meno di un altro nome accostato al club giallorosso nelle ultime settimane. Quello di Carlo Ancelotti, che di andarsene dalla piazza dorata di Parigi, adesso, non ci pensa proprio. E poi Carletto, come Fabio Capello, chiede squadre estremamente competitive. Alla Roma ci stanno lavorando, sulla competitività intendiamo, ma servono tempo e pazienza. Doti che Montella ha in grande dose. E Zeman? Il tecnico boemo tornerà in Serie A, con il , il o con un’altra società. Non con la Roma, almeno a quanto risulta a Il Romanista e nonostante la sua candidatura metta d’accordo buona parte del tifo giallorosso.

Quanto ad André Villas Boas, c’è chi lo esclude categoricamente. Ok, e in effetti viene dato per vicinissimo al Liverpool. Nota a margine: la passata stagione era stato contattato da Baldini prima di Luis Enrique e ieri ha detto: «Il mio futuro? Voglio scegliere il progetto giusto, non c’è fretta». La fretta non ce l’hanno nemmeno a Trigoria. La Roma non vuole prendere decisioni affrettate, perché il prossimo allenatore non dovrà durare una sola stagione. E magari dovrà anche cominciare a vincere. Baldini è stato chiaro: Luis Enrique è andato via, però il progetto non si ferma. Il progetto, sì. Quello di fare una grande Roma.