02/05/2012 10:27
UMORI - Alla fine è Verona a festeggiare, perché con questo pareggio la salvezza è sicura: il fischio di Banti che ha certificato lo 0-0 è stato accolto con un boato dallo stadio Bentegodi. Complimenti a Di Carlo, allenatore sempre più solido. La Roma invece è quasi fuori dallEuropa, anche quella di serie B. Per recuperare almeno una posizione, le serviranno una serie di combinazioni molto difficili nelle ultime due giornate di campionato. La parola fallimento è brutta ma rende lidea. «Qual è il problema? Non vinciamo mai» ha detto De Rossi subito dopo la partita, rivelando il malessere dei giocatori che si impegnano ma non producono. Ormai il campionato, con tutti i suoi obiettivi, è finito; ma la società dovrà intervenire sulla qualità e sulla personalità della squadra, a prescindere dal futuro di Luis Enrique che non ha deciso cosa fare della propria vita.
IL GIOCO - Il Chievo era abbastanza sazio ma non ha regalato un metro. Concentrato, lucido, perfino coraggioso. E dallaltra parte non cè stata la necessaria aggressività. Luis Enrique ha rinunciato a Pjanic, in calo di rendimento, e ha confermato Gago con De Rossi a centrocampo. Kjaer, che non stava bene, si è piazzato in mezzo alla difesa con Heinze A complicare i piani è capitato linfortunio di Lobont nel riscaldamento. Al suo posto, ha giocato Curci. Ma non è stato un grave handicap perché proprio Curci, uscendo sui piedi di Hetemaj (40'), ha evitato che la Roma arrivasse allintervallo in svantaggio. E stata lunica occasione del primo tempo. E lha avuta il Chievo, che riusciva sporadicamente a schivare il pantano attraverso le palle scodellate di Cruzado (ispiratissimo) e Bradley, americano contro gli americani. Alla Roma invece, se si esclude uniniziativa di Bojan, non riusciva quasi nulla in attacco.
LA RIPRESA - Ed era paradossale che fosse proprio Bojan, piccolo e agile, a creare qualcosa, tanto è vero che durante la pausa Luis Enrique lo ha sostituito con il giovane Tallo, che Sabatini ha preso proprio in prestito dal Chievo, per aggiungere fisicità a un attacco innocuo. In effetti Tallo ha avuto un buon approccio, si è fatto rispettare, mettendo in difficoltà i difensori avversari. Borini, un altro molto lontano dagli standard di rendimento di inizio 2012, ha avuto più spazio ed è andato al tiro (sbagliandolo di grosso) una volta. Ma alla lunga anche il ragazzino ivoriano è stato risucchiato dal pantano. E la Roma, che ha finito con De Rossi centrale e Perrotta al posto dellinfortunato Kjaer, è andata in difficoltà. Curci ha respinto una botta di Bradley (24') che schizzava dappertutto, mentre un destro a girare di Hetemaj è uscito di un niente. Sullaltro fronte, su un lancio lungo, Perrotta sfiorava il palo con un colpo di testa dal limite dellarea. Ma è stato appunto un sussulto allinterno del nulla. Che nemmeno Pellissier, con la palla buona al 90' davanti a Curci, ha saputo scuotere. Zero a zero e serve solo al Chievo. E Luis Enrique è uscito fra gli insulti dei 500 tifosi romanisti presenti.