Sabatini: "Luis verso l'addio"

03/05/2012 09:19

La Roma, quindi, sta cercando il successore di Luis Enrique. «Solo a fine stagione comunicherò la mia scelta ai dirigenti: io ho già deciso» ha ripetuto l’asturiano martedì sera a Verona. Ma a quanto pare avrebbe già avvertito Baldini e . Che, per non farsi trovare impreparati, hanno cominciato a guardarsi attorno. Per scegliere il secondo allenatore della nuova éra. Pallotta, avvertito telefonicamente da Baldini, non ha fatto una piega, avendo dato da tempo carta bianca al .
 
Baldini è come se fosse ripartito dal via di questa sua nuova avventura in giallorosso. Da giugno, quandò provò a convincere Villas Boas, la sua prima scelta. Il portoghese disse no, anche perché il Chelsea pagava al Porto la clausola liberatoria da 13,3 milioni di sterline. Ma tra i due il rapporto è solido. Vivendo entrambi a Londra, si sono spesso frequentati. Durante l’estate, prima che il si trasferisse a Roma, e a Natale. Ora si sono nuovamente sentiti. E anche , dopo l’incontro di undici mesi fa, si è fatto vivo con lui che ha subito dato la sua disponibiltà, tant’è vero che in Portogallo sono certi che l’accordo sia stato già trovato, come ha annunciato il sito del quotidiano A Bola. «André sarebbe onorato di allenare la Roma» ha confermato Carlos Goncalves, agente del tecnico.
 
Villas Boas piace a Baldini (e a Moratti). Ha 34 anni, ma viene considerato più esperto di Luis Enrique. E con più personalità. Parla bene l’italiano, conosce il nostro calcio avendo lavorato all’Inter con Mourinho. Insomma sa che cosa l’aspetta. Ma qualche perplessità esiste. Non convince la corte che lo accompagna, il giro di procuratori lusitani. E nemmeno la sua prima esperienza fuori Porto: è stato esonerato dal Chelsea che è in finale di . Dopo l’errore fatto con l’asturiano, la Roma sta riflettendo se sia giusto puntare ancora su uno straniero e addirittura più giovane. spinge per la soluzione italiana. Baldini stima Allegri che, incassato il sondaggio giallorosso, aspetta di sapere che cosa vuole fare il Milan, essendo sotto contratto fino al 30 giugno 2014. Il ds, invece, vorrebbe richiamare Montella, sabato sera avversario all’Olimpico. Più complicato avere il sì del ct azzurro Cesare Prandelli che rimane tra i candidati.
 
, in queste ore, si è sbilanciato, dando quasi per scontata la separazione da Luis Enrique: «Credo che stia pensando all’addio: non sentendo il sostegno per se stesso, sa di non poterlo trasferire alla squadra e quindi non vuole mettere la Roma, squadra e società, in una situazione di squilibrio. Il prossimo passo del club è quello di confrontarci con Luis Enrique, cercare di capire quali siano le sue reali motivazioni e di convincerlo. Luis Enrique, ragazzo esageratamente onesto, è stato molto orgoglioso di allenare la Roma e lo è anche oggi: deve decidere serenamente, non vogliamo pressarlo oltre misura, perché lui sa quello che è meglio per se stesso e per la sua famiglia. Noi vogliamo che lui rimanga, ma se così non sarà faremo altre scelte: cinque minuti dopo l’ultima partita di campionato cominceremo a progettare il futuro».