08/05/2012 10:44
È il motivo per cui la Roma è spettatrice interessata. La normativa Uefa prevede infatti la «non eleggibilità di un club a partecipare» a una competizione «qualora, sulla base di tutte le circostanze di fatto e delle informazioni disponibili alla Uefa (attenzione: non sulla base delle sentenze di condanna, ma di semplici atti daccusa, magari schiaccianti, ndr), la Uefa conclude con ragionevole attendibilità che un club è stato direttamente o indirettamente coinvolto (...) in qualche attività diretta a combinare o a influenzare il risultato di un match nazionale o internazionale. La norma fu introdotta dopo la vittoria della Champions 2006-2007 da parte di un Milan che era stato in precedenza condannato per Calciopoli. La Uefa si oppose alla sua partecipazione, ma dovette arrendersi di fronte allassenza di una regola che lo impedisse. Torniamo alla Roma. Attualmente, la squadra di Luis Enrique è al settimo posto. Se la Uefa dovesse punire Lazio, Udinese e Napoli, la Roma entrerebbe in Europa League dalla porta principale. Ovvero, senza preliminari. La Lazio è in un mare di guai, assicurano fonti federali. Non retrocederà, perché si parla di responsabilità oggettiva e non diretta, che - questa sì - comporterebbe la Serie B. Le partite sub judice sono due. La prima è Lazio-Genoa del 14 maggio 2011. In unintervista a La Repubblica lo zingaro Hristiyan Ilievski svela: «Un sacco di soldi li abbiamo fatti anche con Lazio-Genoa 4-2. È andata così, io cercavo di parlare con qualcuno della Lazio, per avere informazioni sicure. Ma non ci riuscivo. Sono andato a Formello, vero, ma lì non ho incontrato nessuno. Però mi hanno detto: guarda che la partita è fatta. Lha fatta Sculli. Laccordo è 1-1 per il primo tempo, poi nel secondo tempo partita vera, anche se alla fine il Genoa ha poi dato i 3 punti alla Lazio che doveva andare in Champions. (...) Sculli ha fatto la partita e io ci ho guadagnato un sacco di soldi. E con me mezzo Lazio, inteso come regione. Lo sapevano tutti». Ilievski tira in ballo Sculli, che risponderà alle accuse in maniera elegante, pacata, sobria: «Sono stronzate».Forse Ilievski sbaglia uomo. Forse. Qualcosa di vero potrebbe esserci comunque nella sostanza. Nei fatti. Perché lo scorso 12 aprile Palazzi interroga Mauri e Brocchi. In Figc vogliono sapere cosa sanno i due sia di Lazio-Genoa, sia dellaltra gara incriminata della Lazio, quella con il Lecce, che si gioca al Via del Mare il 22 maggio 2011 e che viene vinta dagli uomini di Reja con lo stesso punteggio di Lazio-Genoa: 4-2. Evento curioso: sia il 36enne Brocchi, sia il 32enne Mauri rinnovano il contratto prima di essere ascoltati da Palazzi. Curioso davvero.
Tra le grandi, quelle che interessano la Roma, ci sono poi lUdinese e il Napoli. La prima è invischiata per il 3-3 con il Bari della stagione 2009-2010, che permette al pentito Masiello di intascare una vincita di 8 mila euro e chissà quanti agli altri membri dellorganizzazione. LUdinese rischia una penalizzazione leggera. Sempre che la Procura di Bari si decida a spedire il faldone alla Figc, chiaramente. È pericolosa anche la posizione del Napoli, che secondo qualche fonte potrebbe subire una penalizzazione di un paio di punti (e basterebbe per lesclusione dallEuropa). Qui cè una confessione dellex portiere Matteo Gianello, che ai magistrati campani ha raccontato il tentativo di combinesu Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. I giudici stanno lavorando, però, anche su un altro filone direttamente che porta dritto dritto alla camorra. Anche per questo si sta procedendo a rilento. Ma i tempi adesso stringono, alla Procura federale osservano con preoccupazione il calendario. Bisogna fare presto, altrimenti si potrebbe andare incontro a un processo sportivo a tre velocità: prima la B, poi una parte di A, infine Udinese e Napoli. La Roma sta alla finestra.