28/05/2012 11:13
Anche per questo (ma non solo, ovviamente), tra i tre litiganti a godere stavolta dovrebbe essere il quarto, e cioè Zdenek Zeman, che oggi incontrerà i dirigenti giallorossi (ieri durante la festa per la promozione del Pescara ha detto «E vero, unofferta della Roma può farmi vacillare»). Perché rispetto ai suoi tre contendenti, il boemo - il suo nome è stato fortemente caldeggiato dalla.d. Claudio Fenucci, che lo ha avuto a Lecce - difficilmente porrà delle condizioni che possano far saltare la trattativa. Non perché non sia ambizioso come i colleghi, ma perché a 65 anni appena compiuti difficilmente si lascerà sfuggire la possibilità di coronare il sogno di tornare ad allenare i giallorossi. Zeman è una garanzia per la dirigenza: guadagna circa la metà di Luis Enrique (la stessa cifra, più o meno, che era stata proposta a Montella) e soprattutto difficilmente si trova in disaccordo sul calciomercato. Dote apprezzata soprattutto da Walter Sabatini, uno abituato a muoversi a 360 gradi in tutte le pieghe del mercato e a cui più che i calciatori già affermati (e costosi) piacciono le scommesse (Dodò e Castan rientrano perfettamente in questo identikit e oggi un emissario della Roma dovrebbe chiudere lacquisto del secondo). Il boemo ha poi il vantaggio di mettere daccordo buona parte della piazza. Già da giorni i tifosi giallorossi si sono schierati in suo favore: sabato mattina un gruppetto (esiguo, a dire il vero) di suoi sostenitori si è radunato a Trigoria ma è sui social network che impazza la Zeman-mania, con gruppi in suo onore che nascono a ritmo continuo. Mercato: la Roma ha offerto 2.5 milioni per riscattare Gago dal Real Madrid, che ne chiede 5. Ma lo spagnolo è funzionale al gioco del boemo?