De Rossi contro il tempo
26/06/2012 09:24
«È il nervo, non il muscolo. Se parte non cè niente da fare» avverte De Rossi. Il professor Castellacci lo sta seguendo da tempo. Con Antonio Pagni, Silvano Cotti e Niccolò Prandelli. Il medico della nazionale, appoggiandosi ai suoi collaboratori, dal massaggiatore al preparatore e al giovane fisioterapista, punta a recuperare Daniele. Contando anche sulla disponibilità del centrocampista. Un po di apprensione cè. Proprio perché il fastidio appare e scompare. Sono più di sei mesi che se lo porta dietro. Da prima di Natale e ne sanno qualcosa a Trigoria dove i medici sono stati costretti, dopo vari consulti, a fermarlo per qualche settimana. Al ritorno da Kiev, ieri mattina alle quattro, ciondolava dolorante scendendo la scaletta del charter azzurro. E zoppicava lasciando laeroporto Giovanni Paolo II di Cracovia. Nel pomeriggio non faticava come qualche ora prima.
Andamento migliore, a vederlo camminare in tshirt e jeans al momento di uscire dallo stadio Municipale, anche se Castellacci vuole valutare bene la situazione nelle prossime ore. Cè ottimismo, proprio perché non è un infortunio muscolare. De Rossi, dopo la seduta di fisioterapia, ha seguito dalla panchina lallenamento dei giocatori non utilizzati contro lInghilterra. Il resto del pomeriggio lo ha dedicato a sua figlia Gaia e i genitori Alberto e Michela. Prandelli ha concesso mezza giornata di libertà agli azzurri, rientro in albergo fissato alle ore 20, invitando poi a cena parenti e amici dei giocatori.
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