Derby, sfida per la semifinale

15/06/2012 11:00

Con la squadra di Inzaghi (che in caso di sconfitta saluterebbe i suoi ragazzi per ritrovarli in Primavera, visto che sarà lui a prendere il posto di Bollini nella prossima stagione) la Roma non ha mai vinto, ma neppure perso: 1-1 all’andata, con tanto di palo clamoroso di Casciani allo scadere, e 2-2 al ritorno - ma era la prima senza Mirko Fersini e andava benissimo così. Oggi sarà tutt’altra storia, anche perché se i giallorossi hanno bisogno di una vittoria per passare il turno, a maggior ragione ce l’hanno loro, che mercoledì sono usciti sconfitti dal confronto con la Samp. «Dicevano tutti che i blucerchiati fossero una specie di squadra materasso - ha detto Tovalieri -, eppure si presentavano alle finali con la difesa migliore d’Italia: se in campionato hanno preso solo quattordici gol nel girone con e , ci sarà un motivo. E infatti hanno battuto una squadra che nella prima fase aveva perso una volta sola. Forse bisognava andarci piano con certi giudizi. Noi comunque ce la giocheremo, ormai siamo qui e non vogliamo lasciare niente di intentato».

La buona prestazione vista contro un’Inter comunque non irresistibile ha restituito al tecnico l’impressione di una squadra in salute e capace di correre fino all’ultimo: «Dal punto di vista fisico non sono preoccupato. Normale che ci sia un po’ di stanchezza, ma sia contro la Samp sia con i nerazzurri ho visto i ragazzi tenere per tutti e ottanta i minuti». Alle semifinali di sabato si qualificano le prime due di ciascun girone: nell’altro la è già certa di un posto, l’altro se lo giocano Catania ed Empoli. Tutto da decidere nel gruppo della Roma, con la Sampdoria a 4 punti, Inter e i giallorossi a 2 e la Lazio a un punto. C’è sempre la variabile derby, ma ormai le squadre si conoscono bene (e in otto anni di incontri fra campionato e tornei, i ’95 della Roma hanno lasciato poco più delle briciole alla Lazio, perdendo una sola volta cinque anni fa).

FORMAZIONE Davanti a Tassi, in difesa dovrebbe essere confermato Nanni a destra con Sammartino a sinistra e al centro Romagnoli e Di Gioacchino. Centrocampo a tre con uno fra Calabresi e Catania vertice basso, Mazzitelli intermedio insieme al rientrante Battaglia (o a N’dah), in avanti Ferri, Ferrante e uno fra Minicucci e Casciani.