27/06/2012 10:36
«E già grave sostiene Giachetti che qualcuno possa essersi venduto delle partite, andando così a colpire qualcosa che tocca da vicino la passione della gente. Che poi a questo si aggiunga leffetto penalizzante per limmagine del nostro calcio allestero, attraverso una richiesta di tale genere, è ancora più grave. Si può condividere o meno il concetto di responsabilità oggettiva io stesso ho qualche dubbio in proposito, anche nel penale ma finché ci sono delle regole, è giusto che queste vengano rispettate. Il discorso si estende anche alla lentezza con cui sta operando la giustizia sportiva. Se si vuole evitare quanto detto, si accelerino i tempi e si faccia in modo di avere delle sentenze entro i termini. La cosa più grave è che tutti noi abbiamo gridato al biscotto, a proposito di Spagna e Croazia, mentre eravamo i meno titolati a parlarne. E una valutazione come questa è stata fatta un po ovunque in Europa, dove ci hanno preso in giro per i tanti biscotti che abbiamo invece fatto noi. E siccome nello sport tutto ciò è gravissimo, ha dellincredibile che si arrivi addirittura a fare pressioni per mandare in Europa squadre coinvolte in vicende di questo tipo. Dalla Federazione e dalla Lega mi aspetterei invece un atteggiamento ferreo, duro, da contrapporre allonta di quanto è stato fatto. Ne va di mezzo limmagine e la credibilità stessa del nostro Paese».
Sulla stessa linea Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani. «Non esiste dice che la Federazione cerchi di coprire le sue responsabilità, e le sue colpe, a cominciare dai ritardi con i quali viene gestita la vicenda, attraverso una richiesta che non sta né in cielo né in terra. Più che salvare le squadre, mi sembra che miri a salvare se stessa. E mi sembra anche che la giustizia sportiva abbia lo stesso problema, che è poi quello principale in Italia, della giustizia ordinaria, ovvero la durata dei processi. Nello specifico, lunica soluzione è che si prevedano tempi serrati per chiudere i processi in tempo utile per iscrivere eventualmente altre squadre. Non mi sembra unimpresa impossibile. Perché se è vero che bisogna essere garantisti, è altrettanto vero che non si può chiedere allUefa di derogare dal proprio codice etico, per applicare, al suo posto, una regola allitaliana. Una proposta assolutamente inaccettabile. E che a mio parere ha un duplice scopo: quello, come detto, di coprire le proprie inadempienze, e quello, ancora più grave, di incidere sullandamento dei processi stessi. Perché se è vero che uneventuale esclusione delle squadre in corso dopera comporterebbe non pochi problemi, sia sul piano economico che dellimmagine, si punta in questo modo a creare una vera e propria ragion di Stato, che porti a condizionare e modificare i giudizi»