«Totti attaccante, una volpe nel pollaio»

15/06/2012 09:21

 

Plasmato Nelle mille vite di , sono due gli allenatori che gli hanno lasciato un imprinting indelebile: Zdenek Zeman e Luciano Spalletti. Il primo lo inventò esterno sinistro dopo che con Mazzone ballava tra trequartista e seconda punta; il secondo lo trasformò in centravanti puro nel che fece sognare Roma, dopo che negli ultimi due anni di Fabio Capello Francesco aveva accarezzato il ruolo, ma solo a tratti. «Secondo me da finalizzatore funzionò bene, fu un momento importante della sua carriera», dice lo stesso Spalletti, campione di Russia da due anni, in ritiro da oggi a Tirrenia con lo Zenit.

 

Da centravanti La trasformazione avvenne il 18 dicembre 2005, quando a Genova (contro la Samp) Spalletti era privo di Cassano, Montella e Nonda. L'unico centravanti a disposizione era un giovanissimo Okaka (16 anni), allora il tecnico di Certaldo si inventò lì . «Ma fu soprattutto lui ad indicarmi la strada da seguire, giocatori di questa pasta si modellano da soli — continua Spalletti — E poi avvicinare Francesco all'area di rigore è come mettere la volpe vicina al pollaio: trova sempre lo spazio per creare terrore. fa gol, è bravo a mandare, a non dare punti di riferimento e quando calcia trova sempre i cantucci (angoli in toscano, ndr). Io, poi, ho sempre valutato gli equilibri di squadra: lì è libero di fare quello che vuole, senza compiti di copertura. Dove lo metterà Zeman? Lui lo conosce bene, quella del boemo a Roma è una scelta che mi intriga, che ha acceso l'entusiasmo della gente come una pila che si autoricarica».

 

Sul centrosinistra Prima di Spalletti, (che supporta oggi e domani la campagna "Dona il Sangue, salva una Vita" con maglie autografate, perche «un piccolo dono può davvero salvare una vita ») con Capello aveva fatto il trequartista e anche l'attaccante (con Cassano). Prima di Zeman, invece, doveva ancora trovare una collocazione definitiva, che il boemo gli trovò da esterno sinistro. «Vederlo ancora lì non è impossibile — dice Giuseppe Giannini —. Se Zeman vorrà giocare con esterni opposti per poi rientrare, come Lamela a destra, allora a volte potremo vedere Francesco più largo». Non esterno sinistro puro (dove dovrebbe lavorare tantissimo), ma posizionato sul centrosinistra, pronto a rientrare ed a calciare di . In una posizione tra il ed il centrale, che possa creare scompiglio.