18/07/2012 10:51
Il numero due in questione è Ivan Piris, ventitré anni da Iauguà, Paraguay, e presto sarà un giocatore della Roma: «Giusto ieri ho parlato col mio procuratore Pedro Aldave ha detto - e mi ha detto che oggi (ieri, ndr) avrebbe incontrato i dirigenti della Roma per discutere della proposta, sicuramente stasera ne verrà fuori qualcosa. Il Siviglia? Sì con loro era praticamente tutto fatto, ma quando ha chiamato la società giallorossa è cambiato qualcosa, sono chiamate che arrivano una volta sola in tutta la vita e bisogna prenderle al volo».
Lincontro fra la dirigenza romanista e lagente del giocatore cè stato nella mattinata di ieri ed è andato come Piris si augurava e lufficialità del passaggio in giallorosso del terzino potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Si parla di un accordo con il San Paolo per un anno di prestito a un milione di euro, con il riscatto fissato a quattro, da esercitare eventualmente a giugno 2013. «Mi farebbe piacere tanto se vestissi quella maglia ha aggiunto Piris -, sicuramente so che devo migliorare molto rispetto allesperienza al San Paolo». Ventitré anni compiuti a marzo, passaporto italiano oltre a quello paraguayano (tuttaltro che un dettaglio, vista la frequenza con cui la Roma attinge al mercato sudamericano) il terzino che contenderà a Rosi e forse anche al tedesco Jung la maglia da titolare sulla fascia destra è approdato al San Paolo nel 2011 dopo aver percorso lintera trafila delle giovanili nel Cerro Porteño. Fra i protagonisti della Libertadores 2011, nella passata stagione ha giocato diciassette partite con la maglia del San Paolo e segnato un gol, mentre con la nazionale paraguayana ha sfiorato la Coppa America, sempre nel 2011, cedendo soltanto in finale allUruguay.
Terzino destro brevilineo e dotato di una spiccata propensione al gioco offensivo, Piris non si tira indietro quando cè da fermare anche il più talentuoso degli avversari, come testimonia il video del suo duello con Neymar. Per averlo il direttore sportivo Sabatini ha battuto la concorrenza degli spagnoli del Siviglia, che nei giorni scorsi era stato molto vicino al giocatore. Il ruolo in cui è stato impiegato più spesso è sulla fascia destra, ma in caso di necessità ha dimostrato di poter fare anche il centrale di centrocampo. E poi non ha paura di niente, neanche di rifilare randellate ai campioni irridenti. Chiedere a Neymar per credere.