29/07/2012 10:40
Anche lEl Salvador, nazionale al sessantasettesimo posto del ranking Fifa, non è riuscita a fermare lattacco giallorosso, anche se meno preciso del solito, nella notte allArena dei Red Bulls. Totti ha voglia e si vede perché gioca a tutto campo, Osvaldo e Bojan segnano e quello conta, Florenzi e Romagnoli sono giovani con il dna da titolari. Il primo tempo è lo show ideato dal tecnico di Praga per la platea di Harrison. Quindici occasioni da rete e assalto alla nazionale di Castillo, disorientata e scorretta, con sei giocatori - i tre attaccanti e i tre centrocampisti - sulla linea di metà campo al momento di battere il calcio dinizio. Il gol di Osvaldo dopo un minuto e 35 secondi, bello pure se poco zemaniano, contropiede su lancio di Burdisso e slalom prima del diagonale da destra verso sinistra. Ma dalla rete del vantaggio in poi si vede solo il copione del boemo. Il difetto si legge nella cronaca. Solo un gol. E vero che si contano anche la traversa di Florenzi, e nella stessa azione, una rovesciata di Osvaldo salvata sulla linea. Se la Roma non è concreta, rischia. E successo nella ripresa. Lobont sbaglia il tuffo sul suo palo sul tiretto di Gutierrez, lEl Salvador pareggia e può anche ribaltare il punteggio. Sinceppano, però, pure le punte della nazionale centroamericana. Il portiere rumeno si fa perdonare con un paio di interventi. Bojan, prima dellespulsione di Tachtsidis, piazza il destro, pure lui come Osvaldo in diagonale, e firma il sesto successo consecutivo.
«Ho proprio fatto bene a restare alla Roma: mi diverto con questo spirito offensivo, penso che mi toglierò diverse soddisfazioni». Lo spagnolo è felice. Si gusta gli schemi dattacco di Zeman. Sono su misura per lui. Piccolo e veloce. Taglia e segna, dribbla e parte. «Siamo stanchi per il lavoro fatto, ma sono convinto che saremo protagonisti. Giocare davanti è il massimo con questo sistema di gioco». Non è ruffiano, ma realista. Perché di spazio ne avrà anche lui. Proprio per le sue caratteristiche. E nonostante lacquisto di Destro. «Di gol ne posso fare molti».
«Più scelta ho e più la squadra è competitiva» conferma Zeman. «Noi ancora abbiamo bisogno di lavorare. Per crescere tatticamente, tecnicamente e fisicamente. Venendo negli Usa abbiamo saltato qualcosa, ma recuperemo in Austria. Anche contro lEl Salvador mi è piaciuto solo il primo tempo. Abbiamo creato molto. Ma non mi preoccupa il calo nella ripresa. Soffriamo perché io devo fare tanti cambi e non sempre chi entra riesce subito a inserirsi come dovrebbe. Fin quando ci sono tutte quelle sostituzioni è chiaro che la squadra possa risentirne. A me, però, non importa: io devo farle per portare tutti allo stesso livello di condizione. Devo poter contare su tutti. Sempre. Anche perché durante la preparazione cè chi sta meglio e chi soffre di più. Ai risultati, lo sapete, non do importanza. Sono, però, fin qui positivi e spero ci servano per acquistare consapevolezza». Si tiene stretto Osvaldo: «Lo conoscevo, mai avuto dubbi su di lui». Garantisce anche su Florenzi: «Continua a fare bene come lanno scorso». La Roma stamattina sarà nella capitale: dopo tre giorni di libertà, i giocatori riprenderanno gli allenamenti mercoledì a Trigoria. Da giovedì il secondo ritiro, a Irdning, in Austria.