Bojan stuzzica Zeman

29/07/2012 11:45

 
A META’ - Un po’ meno soddisfatto è Zdenek Zeman, dopo l’ultimo test americano. Il secondo tempo è stato brutto sia sotto il profilo tecnico che comportamentale. «Abbiamo pagato la stanchezza e anche un clima non proprio semplice - spiega - inoltre, ho fatto cinque cambi dopo l’ntervallo e questo ha creato dei problemi alla squadra. D’altra parte, in questa fase della preparazione è importante che tutti trovino un’adeguata condizione atletica. Nel primo tempo avevo visto cose molto buone, tante occasioni da gol e il giusto pressing: nella ripresa abbiamo smesso di essere aggressivi» . Il bilancio del viaggio comunque è positivo: «La squadra sta crescendo. Mi auguro che i risultati la aiutino ad acquisire fiducia. Senza esagerare però: non dobbiamo montarci la testa, queste sono solo amichevoli» . Zeman ha già capito quale può essere il pericolo dopo sei vittorie in sei partitelle. 
 
PROMOSSI E NERVOSI - Sui singoli, il capo nota: «Osvaldo si sta comportando bene ma su di lui non avevo dubbi perché lo conoscevo. sta continuando a lavorare nel modo giusto come aveva fatto lo scorso anno in serie B. Heinze terzino mi è piaciuto: anche se non ha grande piede, ha partecipato alla manovra con movimenti corretti. Sono andati bene tutti tranne uno» . Chi? «Non lo dico» . Mistero zemaniano. Ma non si riferisce a Tachtsidis, che negli spogliatoi si è detto mortificato per l’espulsione: «E’ stata una partita vera con una nazionale che ha giocato con orgoglio davanti ai suoi tifosi. Sull’episodio hanno sbagliato arbitro e guardalinee» . Zeman l’ha segnalato in diretta al signor Vaughn, allontanandosi dalla panchina per spiegare le ragioni della Roma: «Tachtsidis ha preso una testata. E quando prendi una testata può capitare di reagire male. Certo, io al suo posto mi sarei buttato a terra a piangere...»
 
DETERMINATO - Non piange di sicuro Gabriel Heinze. Zeman non lo considerava e gli aveva fatto capire che poteva lasciare la Roma, ora però lo sta utilizzando in tutti i ruoli della difesa: contro El Salvador ha fatto il terzino sinistro. Vuoi vedere che torna utile? «Ho giocato molti anni in quel ruolo, non ci sono problemi - chiarisce a Roma Channel -, l’importante per me è esserci. Manca ancora un mese alle partite che contano e dobbiamo lavorare duramente. Sono praticamente morto dopo gli allenamenti di Zeman ma non è finita. C’è ancora tempo per metterlo in difficoltà quando dovrà fare la formazione ».