Bradley, ci siamo

01/07/2012 10:33

 

Ma chi è Bradley? Nato il 31 luglio del 1987 a Princeton (New Jersey), è una sorta di giramondo avendo giocato in pochi anni in Olanda, Germania, Inghilterra e dalla scorsa stagione in Italia. Non ama parlare molto di sé: «Preferisco che siano gli altri a farlo. Dico solo che sono felice quando si dice che do tutto in campo e gioco per la squadra». Sembra la classica frase confezionata - della serie «Gioco dove vuole il mister» - ma in realtà Bradley è proprio fatto così. Chi lo conosce bene, lo dipinge come il bravo ragazzo della porta accanto. Ma guai a stuzzicarlo. Nell’ultimo Chievo-Roma, ecco come rispose al giornalista che gli chiese di un possibile trasferimento nella capitale: «Se mi piacerebbe? E’ chiaro ma non vorrei che la Roma mi volesse solamente perché sono statunitense. Quindi se mi vogliono, devo interessare per le mie capacità tecniche». Bradley è il terzo americano arrivato in Italia, dopo il rockettaro Lalas e la meteora Onyewu, e sarà il primo – a meno di clamorosi ripensamenti - nella storia del club giallorosso.

 

però non si ferma a lui e oltre a Tachsidis (offerti Bertolacci e conguaglio economico) continua il pressing su . Il – proprietario di metà cartellino - non vuole però lasciare partire l’attaccante: «Finché sarà al Siena, non lo tratteremo con nessuno – ha detto a Sky il presidente - Dovranno prima cederlo a noi, altrimenti resterà lì. E la priorità con me l’ha sempre l’Inter. Se venissero a mancare le condizioni con Moratti, poi vedremo». Con queste premesse, l’incontro di ieri tra e l’entourage del calciatore non poteva che produrre una fumata grigia ma con una precisazione in più: se verrà a Roma, lo farà per giocare. Intanto ultimi giorni di vacanza a Ibiza per . Ieri il capitano giallorosso ha incontrato in un ristorante : inevitabile per entrambi la foto ricordo.