Freddezza e rigori, ecco Svedkauskas

05/07/2012 10:33

 

Diciotto anni compiuti un paio di settimane fa, è stato lui l’ultimo grande colpo di Pantaleo Corvino, che l’ha scovato in Lituania dove giocava nello Švyturys Marijampole, la squadra della sua à, per portarlo a Firenze in prestito con diritto di riscatto. Fino a gennaio si è dovuto limitare agli allenamenti perché la non poteva tesserarlo, la prima partita ufficiale l’ha giocata contro la e da allora non è più uscito chiudendo la stagione in Primavera con quindici presenze in campionato fra fase a gironi e playoff. Solo in due occasioni ha preso due gol nella stessa partita (all’esordio contro i bianconeri e poi in casa contro il , le partite più complicate del girone) e curiosamente quando è successo la non ha mai perso, anche se poi si è dovuta fermare a un passo dalle fasi finali cedendo solo ai calci di rigore contro il Varese. Con un rendimento così, il riscatto sembrava scontato: invece Daniele Pradè non era di quest’idea, non se l’è fatto scappare e da ieri Tomas è ufficialmente un giocatore della Roma, con un contratto di cinque anni. Oggi partirà per Riscone dove condividerà allenamenti e magari anche la stanza con l’altro del ’94, Francesco Proietti Gaffi, e almeno fino a domenica, quando arriverà Stekelenburg, saranno loro due a dividersi con l’onore e l’onere di opporsi a e Lamela. Dieci giorni che serviranno al giovane lituano per calarsi nella nuova realtà. Non che sia un tipo con problemi di ambientamento: a Firenze, tre mesi dopo il suo arrivo, si destreggiava con invidiabile disinvoltura non fra i pali del Poggioloni, ma sulle note del minuetto, con tanto di smoking nero per una serata di beneficenza. Ora che è in ballo con Zeman, non gli resta che ballare