Il Sassuolo riparte... dalla Roma

10/07/2012 10:47

Frascatore, vent’anni compiuti a gennaio, è reduce da una prima stagione fra i professionisti trasformata da anonima in trionfale. Merito della determinazione che gli ha fatto scalare le gerarchie fino a conquistarsi una maglia da titolare, passando attraverso settimane in cui faticava a trovare spazio in panchina e l’unico a credere in lui sembrava Gigi Di Biagio: la fascia sinistra della sua Under 20 è sempre stata di competenza dell’ex Tor di Quinto. «Poi piano piano le cose hanno cominciato a cambiare – ha raccontato – e da dicembre in poi le ho giocate quasi tutte. All’inizio è stata dura, ma non mi sono mai perso d’animo». Una tenacia premiata dal salto di categoria: la Roma lo ha controriscattato dal Benevento, in Serie B le richieste non mancavano, l’ha spuntata l’ambizioso Sassuolo del presidente di Confindustria Squinzi. Con Di Francesco ci sarà da correre – i suoi metodi di allenamento hanno molto in comune con quelli di Zeman – ma anche da divertirsi. Frascatore non vuole perdersi neanche un secondo della sua grande occasione: per chiudere con i neroverdi e farsi trovare pronto al raduno ha sacrificato gli ultimi giorni delle sospirate vacanze e sa bene che la Serie B è un palcoscenico che può aprire tante porte, magari anche quella dell’Under 21.

Al Ricci ritroverà Simone Perilli, terzo dello scudetto e fra i pochissimi ’95 italiani convocati per il ritiro della prima squadra: Cristante nel Milan, Lezzerini nella e Romagnoli nella Roma i diciassettenni che hanno fatto il doppio salto e degli ultimi due Perilli è anche molto amico. Con Lezzerini condivide il passato nel settore giovanile della Lazio e le prime esperienze in Under 16, Romagnoli è stato suo compagno di squadra per sette anni nella Roma, hanno condiviso emozioni e speranze e non saranno i chilometri a sciogliere l’amicizia. A Sassuolo il che oltre a pararli, i rigori li segnava pure è approdato a gennaio, dopo che una parola di troppo al vice di Tovalieri prima della partita degli Allievi con la Reggina era bastata al tecnico per metterlo fuori squadra. «Peccato essersi lasciati così» ha detto Perilli, che a Roma oltre agli amici ha lasciato anche un po’ di cuore. In Emilia, però, ha trovato la sua strada: titolare con gli Allievi Nazionali, si prepara a confermarsi in Primavera e da oggi avrà anche l’opportunità di farsi vedere da Di Francesco. Difficile che il suo metro e novantacinque passi inosservato.