La verità di Totti e i giovani di Zeman

14/07/2012 11:13

 
Dunque, attenzione. Cerchiamo di riflettere e ragionare. Lo scorso anno, la Roma ha sbagliato tutto o quasi. È andata all'estero alla ricerca di un timoniere e ne ha trovato uno che, forse, sarà bravo fra un lustro di tempo. Ora no. Il suo gioco orizzontale, la sua manovra lenta e scontata ha messo k.o. pure i suoi pupilli o quelli su cui contava di più. 
 
In parole semplici, il campionato è stato un disastro e la squadra si è trovata fuori da ogni competizione nazionale ed europea. Si doveva voltare pagina e si è voltata. Sulla panchina di Trigoria è arrivato Zeman, il quale sta rivoluzionando gli schemi del passato. In una sola cosa non è andato controcorrente: puntando sui giovani, come aveva pensato di fare Luis Enrique. Ce ne sono ragazzi di livello? Assolutamente sì. Basterebbe citare i Lamela, i Bojan, i oltre a Lopez, Romagnoli, per capire quali sono le potenzialità giovanili giallorosse. È da questi novellini che il boemo dovrà trarre il campione o i campioni. Seguendo la scia di , costruirà un gruppo che potrebbe dare del filo da torcere alle grandi. 
 

D'altronde, deve anche comprendere che le casse della società non sono strapiene e che bisogna procedere con i piedi di piombo. Quindi, è necessario concedere a Zeman un lasso di tempo durante il quale potrà forgiare la squadra e renderla competitiva al massimo. Al capitano il mister chiede di «regalare» ai pischelli la sua esperienza e la sua maturità, di modo che «vecchio e nuovo» si possano fondere creando una miscela esplosiva. Calcisticamente parlando, s'intende.