09/07/2012 10:43
La Roma corre, anche se i carichi di lavoro si sentono eccome, e prova a segnare ancora con Burdisso il cui colpo di testa su cross di Nico Lopez termina alto sopra la traversa. Il tre a zero arriva al 26 con Florenzi che, al termine di uno scambio Totti- Osvaldo (che si invertono spesso)-Pjanic, arriva in corsa e segna senza troppa difficoltà. La Roma si diverte, Osvaldo prova a imitare Totti ma il suo cucchiaio termina alto sopra la traversa e lui si manda a quel paese da solo. Litalo-argentino sta benissimo, di fisico e di testa, e si impegna come fosse una partita ufficiale: lo capisci quando, a metà del primo tempo, torna e recupera in difesa sotto lo sguardo vigile, e soddisfatto, di Zeman. In chiusura, al 43, viene finalmente premiato con il gol con un bel colpo di testa e quando larbitro fischia la fine esce dal campo a piedi nudi e con un sorriso grande così, accolto dallallenatore che mima con le mani qualche movimento che avrebbe dovuto fare. Osvaldo annuisce, sorride e si avvia verso gli spogliatoi. Nella ripresa Zeman cambia la Roma per dieci undicesimi, il solo Taddei resta in campo e si sposta da destra a sinistra. In porta esordio di Svedkauskas, a destra cè Rosi, al centro Juan e Heinze. A centrocampo Verre fa il regista, Bertolacci e Marquinho gli intermedi, in attacco Lamela a destra, Borriello al centro e Bojan a sinistra. Il sesto gol arriva al 19 con Marquinho che si inserisce benissimo e con un colpo sotto batte con facilità il portiere. Quando Zeman a metà del tempo decide di cambiare a centrocampo il brasiliano si sposta in difesa a sinistra, Pizarro fa il regista con Perrotta e Simplicio interni. Il protagonista diventa Bojan che prima colpisce la traversa con un colpo a giro quasi da calcio dangolo e poi piazza il pallone sotto allincrocio da trenta metri. Sette a zero. Alla fine manca poco e la partita scorre via così, tra un gol annullato a Rosi, un altro messo a segno da Borriello con un sinistro incrociato al 36 un altro ancora di Simplicio da terra al 43 e un timido tentativo della selezione locale di farsi vedere dalle parti di Svedkauskas, spettatore non pagante così come Lobont.