Roma, altra vittoria. Adesso serve il gioco

18/07/2012 09:39

 
Mosse Dopo il richiamo post-Turnu Severin, Zeman ripropone a sinistra e spedisce Osvaldo al centro dell'attacco. Ma Francesco non gioca da vero esterno, è più un regista arretrato (anche in ripiegamento difensivo) sul centrosinistra, con che negli spazi va spesso a occupare la sua posizione. Dall'altra parte Lamela (ancora malino, occhio a Lopez) deve sfruttare la freschezza atletica, ma non ci riesce. Così, mentre il Rapid spinge con Trimmel (partita sospesa dopo 8' per il tributo a Payer, all'addio dopo 11 anni), la Roma si affida alle giocate di . «A me è piaciuto, stavolta anche più di 13 anni fa», dice Zeman. Francesco si scambia con (che apre le danze con un piattone , su errore di Schimpelsberger), lancia negli spazi gli intermedi, chiude addirittura in tackle nella sua area di rigore. E se non fosse per quella doppia magia di Boyd, la scena nel primo tempo sarebbe stata tutta sua. In caso di arrivo di , problema d'abbondanza al centro dunque risolto? «Ma anche con tre centravanti, sarebbe comunque un bel problema — ribatte Zeman — Meglio così che prima con ». 
 
Note positive «Siamo in crescita, anche se il mio calcio non è questo, è un'altra cosa», dice alla fine il tecnico giallorosso. La Roma, però, se ne torna a casa lo stesso con un bel po' di note positive. si è confermato all'altezza («Per me può essere un titolare, proprio come Romagnoli», dice il boemo), è sempre più a suo agio con il modulo, Burdisso ha retto (e bene) 90 minuti e Pizarro è stato l'uomo in più del secondo tempo, gol a parte (su assist di Fabio Simplicio). Zeman gli preferisce e Tachtsidis (in arrivo) e probabilmente il Pek non è perfetto per il suo , ma ieri nella ripresa è stato il migliore.