28/07/2012 12:30
INDICAZIONI - Latmosfera si era già irrigidita a causa del comportamento dei tifosi di El Salvador, circa 10.000 sulle tribune: per un po sono stati chiassosi e pittoreschi ma poi hanno cominciato a diventare antipatici, facendosi notare per un lancio di bottigliette ripetuto sui giocatori della Roma. Peccato, perché per un tempo si era vista una squadra sola in campo, appunto la Roma, che aveva tirato otto volte nello specchio della porta segnando solo alla prima occasione: dopo un minuto e mezzo con Osvaldo, bravo a sfruttare un lancio in verticale di Burdisso, a saltare un avversario e a trovare langolo opposto con un diagonale di destro.
SHOCK - E se il primo tempo era stato dominato, per la gioia di Zeman, nella ripresa è uscito El Salvador. «Colpa dei cinque cambi» ha ammesso Zeman. Che in effetti ha fatto tante sostituzioni disorientando la squadra. Per dieci minuti, la Roma è andata in bambola incassando un gol da lontano (Lobont incerto) del terzino Gutierrez. E ha concesso altre quattro occasioni alla piccola nazionale centramericana, numero 67 nella classifica Fifa e impegnata con scarsi risultati (un pareggio e un ko in casa) nelle qualificazioni al Mondiale brasiliano. Lobont ha salvato, con la complicità degli errori degli attaccanti, e al resto ha pensato Bojan che improvvisamente si è acceso, ha visto un angolo libero e ha piazzato laggiù il pallone. Palo, gol, partita, incontro. Due a uno, per la gioia del settore marketing della società. E adesso tutti a casa: la Roma si imbarca oggi pomeriggio da New York per tornare in Italia. Tre giorni e mezzo di vacanza, poi si parte per il secondo ritiro a Irdning, in Austria.