«Siamo dove bisogna essere»

15/07/2012 00:24



In realtà la dichiarazione di Zeman nasce da un’incomprensione: aveva ricevuto una pallonata sui testicoli e, parlando con Osvaldo, aveva detto che non ce la faceva a cambiare posizione con lui. Per il dolore. Polemica nata sul nascere rientrata quindi. Anche se Zeman non fa sconti a nessuno e dice: «Non sono seccato perché capisco Francesco e anche gli altri. Per ora non siamo in grado di giocare la partita. Non abbiamo ritmo e niente. Non abbiamo mai riposato, abbiamo fatto solo fondo e mai gli scatti, in questo momento non siamo in grado di fare la partita. Qualche giocatore stringe i denti e si sacrifica anche se quelli più bravi non riescono a render quello che vogliono».



Zeman quindi, chiaramente, non è soddisfatto. Anche se prova comunque a trovare qualche spunto interessante: «Spero che qualcosina si sia fatto. L’anno scorso questa squadra ha giocato un calcio completamente diverso, ora è un po’ confusa. Nel primo tempo c’è stata qualcosa di positivo, nel secondo no e non è servito a niente». Dalla squadra nel complesso al giudizio sui singoli. Zeman non si fa pregare: «Heinze ha giocato 90 minuti perché avevo a disposizione solo quattro difensori. José Angel non stava bene, Romagnoli nemmeno e Dodò ancora non è pronto». Il tecnico, senza tanti giri di parole, chiude le porte a Pizarro: «Si sta allenando con impegno però io in quel ruolo punto su e Tachtsidis». Il greco però non è ancora romanista: «La trattativa sta andando per le lunghe? Si vede che cerchiamo ragazzi bravi... Spero di avere al più presto la squadra al completo per poter lavorare sul progetto che abbiamo studiato a tavolino, lavorare sul campo è un’altra cosa. Sarà meglio per me, per la squadra e per i tifosi». Oltre a Tachtsidis potrebbe arrivare anche Piris. Zeman lo commenta così: «E’ un che ha fatto molto bene, ho visto qualche dvd e mi è piaciuto. L’ha seguito anche il nostro osservatore, quelle caratteristiche ce l’ha». Da chi potrebbe arrivare a chi c’è già: Lamela, Bojan e Nico Lopez: «Erik gioca di schiena alla porta, per me non esiste nel calcio. Poi ha doti eccezionali, ha fatto due o tre progressioni importanti. Ha qualità, quando imparerà due cose fondamentali ci aiuterà molto. Bojan stava molto male, ha problemi. Però cerca di applicarsi, è serio, vuole fare. Per ora non ci riesce ma è normale. S’impegna e fa quello che gli chiedo. Nico Lopez ha fatto un gran gol ma deve imparare come stare in campo».



Dall’allenatore ai giocatori. Così come il suo tecnico, Bojan non è rimasto particolarmente soddisfatto della sua prova: «Ho sbagliato un gol che non dovevo sbagliare, ma queste partite servono per prendere ritmo, per far capire quello che vuole il mister e penso che sia andata molto meglio. Siamo all’inizio. Se sento responsabilità? No, a me giocare diverte, voglio giocare e fare il massimo per questa Roma. Se siamo imballati? Serve per questo il lavoro, le gambe sono pesanti ma potremo andare meglio. Identità tattica? Abbiamo lavorato pochissimo su questo, ma sappiamo cosa vuole il mister e sicuramente ci arriveremo col lavoro. Siamo tutti felici». Da un giovane a un senatore, Nicolas Burdisso, autore del primo gol: «Prima della partita parlavo col fisioterapista, facevo fatica a saltare ma alla fine l’ho fatto bene e ho segnato di testa. Siamo imballati, ma lavoriamo bene e sappiamo cosa vuole il mister. Identità tattica? Abbiamo lavorato pochissimo su questo, ma abbiamo le idee chiare e arriveremo a fare quello che vuole Zeman col lavoro. Siamo tutti felici». Sulla stessa lunghezza d’onda è : «Abbiamo fatto un lavoro a cui non eravamo abituati negli ultimi anni ed è normale che ora le gambe non vadano come devono. Raccoglieremo i frutti alla fine». E’ già un passo avanti.