04/07/2012 10:35
Trasferimenti già conclusi, altri in via di definizione in tempi brevi, rispettata virtualmente la priorità che lo scorso campionato aveva dettato, reparto arretrato da ricostruire, impegno onorato con gli arrivi, immediati o con qualche deroga, dal Brasile, Dodò «bimbobello» e il centurione Castan, Burdisso recuperato, Juan che tenta di ritrovare credibilità dopo una stagione fallimentare. Nonostante il ritiro altoatesino resti affollato, mancheranno pezzi importanti, da De Rossi e Borini reduci dall'avventura europea, allo stesso Castan che giocherà stanotte la finale di ritorno della Libertadores con il,Corinthians, a Stekelenburg per il quale l'avventura continentale è stata breve e amara. Ma naturalmente la parte più ingrata del lavoro affidato a Sabatini riguarderà l'operazione di sfoltimento, tanti gli addii inevitabili, ma anche complicati. Hanno ingaggi poco idonei a invogliare eventuali aspiranti Borriello e anche Juan, difficile trovare una sistemazione anche per i labili esterni di Luis Enrique, Rosi e Angel. E poi la vecchia guardia, i fedelissimi Taddei e Perrotta, l'umile Fabio Simplicio, che perfino dopo un allenamento con Zeman sembra reduce da un'abbuffata momorabile. Quando si saranno diradate le ombre sulla definizione della pattuglia pronta a spiccare il volo, sarà possibile ipotizzare il livello di un futuro che riporti la Roma alla competitività che la storia le assegna. Non ci sarà l'impaccio dell'Europa minore, se si guarda alla stagione juventina, di certo non è un handicap.