La Roma diverte Zeman «Impariamo a conoscerci»

06/08/2012 10:15

Difesa Ora, per valutare bene la consistenza della squadra, bisognerà però aspettare test più probanti. Soprattutto in difesa, dove ieri hanno esordito in giallorosso i due nuovi esterni, Piris e Balzaretti. Il primo ha giocato un po' con il freno a mano, il secondo spingeva in continuazione. «Piris si deve ancora inserire, ma ha delle qualità — commenta Zeman —, Balzaretti, invece, si conosce e si sa quello che può dare. Lui è abituato ad andare avanti, anche se in altre squadre era più coperto dai due mediani, mentre noi per ora attacchiamo tutti». Tra l'altro, quando Dodò sarà a disposizione, l'ex palermitano potrebbe anche essere ribaltato dall'altra parte, a destra. «Lì ha già giocato l'Europeo, può farlo anche con noi — chiude Zeman —. Abbiamo tre terzini e tre centrali. Si può giocare, speriamo solo che qualcuno non si faccia male». E non è un caso che gli unici due a giocare tutti i novanta minuti ieri siano stati proprio due difensori, l'esordiente Balzaretti e Castàn. «Fisicamente non sono ancora al 100%, ma manca davvero poco — dice il centrale brasiliano, che ieri si è distinto per alcune eleganti uscite palla al piede —. Spero di arrivarci per l'esordio con il Catania e da lì fare il possibile per continuare a vincere. L'intesa con Burdisso? Va benissimo, Nicolas è un giocatore di grande qualità».

Che progressi Dopo l'ottima tournée americana, grande qualità (anche se per meno di venti minuti) ieri l'ha fatta intravedere ancora una volta Bradley. Inizialmente sembrava non dovesse giocare, complice un carico di lavoro che sta svolgendo a parte con i nuovi. Poi l'infortunio muscolare occorso a Bojan ha costretto Zeman a rimescolare le carte, spedendolo in campo Michael nel finale. «Sto facendo spesso differenziato, miglioro di giorno in giorno e questo è quello che alla fine conta — dice il centrocampista statunitense —. Il mister ci fa lavorare tanto, ma va bene così: vorrà dire che quando arriverà il campionato saremo tutti pronti». Magari, per competere anche con le grandi. «In questo momento dobbiamo solo pensare a lavorare — ribatte Bradley -, Poi, solo dopo la prima partita, potremo dire quali sono gli obiettivi della stagione». Per ora lui il suo l'ha già centrato. «Mi sembra un sogno essere qui, giocando al fianco di uno come posso davvero imparare molto». La Roma si aspetta proprio questo.

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